Calcio. Serie D
La capolista Frattese imbriglia il Siracusa, un rigore per parte e finisce 1 a 1
Senza vinti nè vincitori. E' finita 1 a 1 la sfida tra il Siracusa e la Frattese, gara decisa da due calci di rigore. Rammarico in casa azzurra per non avere sfruttato l'occasione di potere avere la meglio sulla prima della classe, ma è stato pure merito dei nerostellati, ben messi in campo e per nulla disposti a lasciarci le penne sul campo del "De Simone". Poi, tra l'altro, non è stato il miglior Siracusa visto nelle ultime giornate, con Emanuele Catania, oggi al di sotto delle proprie potenzialità. I padroni di casa hanno sofferto il possesso palla dei giocatori ospiti, forti a centrocampo e pronti nelle ripartenze con lo sgusciante Celiento. Alla fine per come sono andate le cose in campo, il pareggio è un risultato giusto. Nel primo tempo gli azzurri, pur marcando una discreta supremazia territoriale, non hanno mai impensierito la porta difesa da Rinaldi. Da segnalare un atterramento in area di Dezai che l'arbitro, però, ha lasciato correre. Il Siracusa passa in avvio di secondo tempo, quando l'arbitro assegna un rigore per un discutibile fallo di Tommasini sul giocatore ivoriano. Dagli undici metri realizza Catania con Rinaldi che intuisce la conclusione, senza però, riuscire a toccare la sfera. Raggiunto il vantaggio, c'è un eccesso di presunzione dei padroni di casa che tentano il colpo del ko, lasciando ampie praterie in difesa. Così al 65', un po' per una legge non scritta del compenso, l'arbitro concede il rigore alla Frattese per un falllo su Maggio. Dal dischetto Celiento non fallisce. Nel finale l'arrembante forcing dei padroni di casa si concretizza con due conclusioni che finiscono a lato con Dezai e Catania. Poi tre minuti di recupero non servono al Siracusa ad una rimonta in extremis. Sarebbe stato eccessivo per la capolista.