Mercoledì in Senato
M5s punta a sfiduciare il governo Renzi, ma apre alle unioni civili
Quella che inizia domani sarà una settimana importante per le battaglie del Movimento 5 stelle contro il governo di Matteo Renzi. Mercoledì in Senato si discute la mozione di sfiducia presentata dopo il caso di Banca Etruria e il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, proprio da Arezzo non nasconde la speranza di qualche "sorpresa". Nella consapevolezza che i numeri il governo dovrebbe averli, grazie all'aiuto di Ala, ("non so se Renzi abbia comprato Verdini o se Verdini abbia comprato Renzi", spiega Alessandro Di Battista), è vero che pochi giorni fa è andato sotto alla Camera, "dove hanno una maggioranza bulgara", sull'omicidio stradale e quindi, "magari, c'è qualche speranza di mandarli a casa", dice il vicepresidente di Montecitorio. Nel giorno in cui Beppe Grillo annuncia che tornerà a fare il comico e, pur non lasciando la politica, spiega che intende mettersi "di fianco" al movimento, restando come "garante", Di Maio e Di Battista, insieme, provano a rilanciare per niente preoccupati del passo indietro del loro leader: "M5s cammina sulle proprie gambe. Beppe sta facendo quello che ha sempre detto, ma resterà il garante delle nostre regole", assicura Di Maio per il quale la vera notizia "è il suo spettacolo alla cui prima a Milano andrò". I due esponenti di punta del movimento oggi sono nella città del ministro Maria Elena Boschi, figlia di Pierluigi, ex vicepresidente di Banca Etruria, uno dei quattro istituti salvati dal decreto di quel Governo a cui anche i pentastellati porteranno molto presto un aiuto, forse decisivo, se le divisioni nel Pd e nella maggioranza non si ricomporranno prima del voto. Sulle unioni civili infatti voteranno sì: "Le coppie omosessuali hanno diritto ad alcuni diritti - dice Di Battista -. Mi sembra paradossale che se ne debba parlare nel 2016". La loro battaglia devono perciò spostarla su altri fronti e quello delle banche, o meglio dei risparmiatori che hanno perso tutto, potrebbe essere uno. Ecco perché Arezzo, ed ecco perché da qui oggi riparte anche l'attacco a Bankitalia, "deve tornare pubblica e deve controllare senza conflitto di interessi", aggiungono cercando di scaldare le persone presenti in piazza nonostante il freddo della mattinata (alcune centinaia). Vogliono che il governo faccia, "in 20 minuti", un decreto 'salvarisparmi'. Parlano del futuro del Paese che "non c'è" con questo Governo perché quella di Renzi che "spara numeri falsi", è "una dittatura dell'ottimismo", prosegue Di Battista: secondo lui il premier "è peggio di qualsiasi persona, perché è manovrabile, è ricattabile. E' diventato sindaco anche grazie a Verdini. Sono una cricca d'affari: io li vedo in Parlamento". Una cricca come quella che c'è ad Arezzo, e in Toscana, dove per il deputato del M5s comandano la massoneria e la malavita organizzata. Un argomento, quest'ultimo che, assicura Di Maio, non riguarda più M5s, visto che il caso Quarto "è definitivamente chiuso. I cittadini torneranno a votare e questa è la vittoria della democrazia".