Nel ragusano
Vittoria, un'intera famiglia in cella per l'omcidio di Giuseppe Dezio
Un imprenditore di 64 anni, Giuseppe Dezio, è stato accoltellato a morte a Vittoria, in provincia di Ragusa, in contrada Alcerito. Sospettate al momento tre persone, tutte italiane, rintracciate dai carabinieri giunti subito sul posto grazie a una battuta nella zona. Alla base della lite ci sarebbero motivi legati ai terreni. L´inchiesta è affidata al sostituto procuratore Valentina Botti che è sul luogo del delitto per tutti gli accertamenti di rito.
Non scorreva buon sangue tra la vittima, Giuseppe Dezio, e i suoi accoltellatori che al termine di un'accesa discussione lo hanno ucciso senza dargli alcuno scampo. Motivo della lite l'utilizzo di una trazzera interpoderale che Giuseppe Dezio avrebbe chiuso ai suoi assassini che dovrebbero essere tre, mentre un quarto avrebbe assistito al delitto. L'omicidio è avvenuto in contrada Alcerito poco dopo mezzogiorno; gli accoltellatori si sono dati subito alla fuga. I carabinieri li hanno braccati in aperta campagna e portati in caserma dove attualmente sono interrogati dal sostituto procuratore Valentina Botti e dal capitano della compagnia di Vittoria Daniele Plebani. Si tratterebbe di un agricoltore di 68 anni e di due suoi figli. Le indagini sono dirette dal comandante provinciale dell'arma Sigismondo Fragassi.
I quattro, accusati di omicidio volontario in concorso, sono stati interrogati per ore dai carabinieri e poi sottoposti a fermo. Si tratta di Gaetano Pepi, di 70 anni, e dei figli Alessandro, Antonino e Marco, di 38, 42 e 26 anni. Ferito lievemente uno dei figli. Il sostituto procuratore Valentina Botti si e'recata subito sul posto con il medico legale per l'ispezione cadaverica sul corpo di Giuseppe Dezio. Il delitto sarebbe stato commesso al culmine di una lite sui confini dei terreni e sulla servitu' di passaggio.