Voto di scambio
Palermo, processo Antinoro (Pid): "I soldi per contributo attacchinaggio"
Quello ricevuto da Agostino Pizzuto, da parte dell'ex deputato del Pid Antonello Antinoro, sarebbe stato un contributo per affiggere manifesti elettorali e distribuire volantini. Lo ha ribadito, nel processo d'appello bis a Antinoro per voto di scambio, il medico Domenico Galati che avrebbe fatto da tramite tra i due. In primo grado erano stati inflitti ad Antinoro due anni e due mesi. In Tribunale cadde, infatti, l'ipotesi che il reato fosse aggravato dall'agevolazione di Cosa nostra. Reato che venne riqualificato in scambio elettorale politico-mafioso. E arrivò la stangata in appello con la condanna a sei anni. Poi la Corte di Cassazione stabilì un nuovo processo di secondo grado. Antinoro ha sempre sostenuto di non avere avuto consapevolezza alcuna della caratura dei personaggi ai quali si era rivolto per affigge i manifesti della sua campagna elettorale per le regionali del 2008. Quei soldi non sarebbero comunque serviti a comprare 60 voti (fu eletto deputato regionale con oltre trentamila preferenze) dalla famiglia mafiosa dell'Arenella. "Conoscevo Pizzuto da molto tempo - ha raccontato Galati - era un mio paziente. Nel 2008 gli chiesi, come facevo con tutti, se sapeva già a chi dare il voto e, in caso contrario, se poteva dare la sua preferenza ad Antinoro che conoscevo e di cui avevo molta stima. Pizzuto mi chiese di conoscerlo e organizzai un incontro a cui parteciparono anche dei suoi amici. Fu in quella occasione che Pizzuto mi chiese se Antinoro avesse bisogno di qualcuno che si occupasse si attacchinaggio e distribuzione volantini. Così feci da tramite e poi consegnai il pacco con i manifesti e la busta con i soldi a Pizzuto".