Amministrative Roma
Salvini "gela" Bertolaso, ira della Meloni: Berlusconi annulla vertice
"Forse Bertolaso arriva fino a marzo. Comincio ad avere la sensazione che prima o poi se ne libereranno, chiameranno la Protezione Civile e lo porteranno via". Con una delle sue battute al vetriolo, Francesco Storace fotografa così la situazione nel centrodestra dove il dossier Campidoglio si sta rivelando decisamente più complicato del previsto.
L'uscita del leader de La Destra, ufficialmente in campo come competitor dell'ex capo della Protezione civile, arriva dopo lo stop giunto a sorpresa da parte di Matteo Salvini, che gia' si era espresso contro la candidatura poi concordata, almeno stando al comunicato congiunto diffuso pochissimi giorni fa, tra FI, Lega e FdI per le Comunali di Roma. "Come partenza non è il massimo. Ma io sono solito ascoltare la gente. Non prendo nulla a scatola chiusa, quindi ascolterò i cittadini romani e deciderò", dice allora il leader della Lega che, proprio dalla Capitale, risponde cosi' a chi gli chiede se la Lega si sfilerebbe in caso di un basso indice di gradimento di Bertolaso presso i romani. Salvini squaderna i suoi motivi di perplessità: "Certo, la dichiarazione sui rom categoria vessata, sull'amicizia con Rutelli e sul Pd non e' una buona partenza. Sono parole che mi aspetto da Vendola, non dal candidato del centrodestra", incalza. Quindi, vista dalla Lega, "la partita e' ancora aperta, come tutte le partite. Bertolaso e' il candidato proposto dagli alleati e lo accettiamo come indicazione, ma tra il dire si' e le elezioni - ammonisce - c'e' di mezzo prima il parere dei cittadini romani. Vedro' quello che diranno i romani e su quello incidera' la mia decisione finale".
Parole che gettano lo scompiglio nel centrodestra, tanto da far convocare ad horas un vertice a Palazzo Grazioli. Appuntamento con Berlusconi e Salvini dal quale e' pero' Giorgia Meloni a sfilarsi. "Sono allibita", si dice la leader FdI che non ritiene chiaro a che gioco stia giocando la Lega: cosi', fa osservare, si danneggia un candidato del centrodestra, la cui candidatura e' stata concordata insieme da tutti gli alleati.