Presidente regione
Sicilia, Crocetta: all'Ars infantilismo politico
"Quanto successo ieri all'Ars è infantilismo politico, sciatteria istituzionale, si sa che quelle spese sono obbligatorie. Se le mozioni di sfiducia vengono respinte e si decide che una legislatura deve continuare non si può giocare con queste cose, nel segreto del voto per evitare il giudizio, è vigliacco. È irresponsabilità da parte di chi non avverte sulle proprie spalle la responsabilità di governo, è un attentato al funzionamento delle istituzioni e non è la prima". Cosi il governatore Rosario Crocetta ha commentato la votazione sul bilancio ieri all'Ars a margine della cerimonia di consegna del premio al medico del Poliambulatorio di Lampedusa Pietro Bartolo protagonista del film di Gianfranco Rosi "Fuocoammare" dedicato ai migranti. "Si fanno tante polemiche sulle auto blu e con questi tagli paradossalmente avevo più protezione da sindaco di Gela, come se fosse appannaggio di un privilegio e non una garanzia di sicurezza - ha detto-. Le cose successe ieri sono gravi non tanto per la tenuta della maggioranza, perché è giusto si voti a favore o contro, ma qui parliamo di spese obbligatorie, per questo parlo di infantilismo politico e sciatteria".
Per Crocetta "il senso delle istituzioni deve prevalere al di sopra di questi giochi". "Se l'obiettivo è paralizzare attività di governo allora trovo intellettualmente più onesto muoversi attraverso la mozione di sfiducia, ma se è stata respinta più volte si ha il dovere di governare - ha proseguito - Non stiamo discutendo su come fare le riforme, questi sono giochetti. Non si può paralizzare l'attività istituzionale lanciando dei segnali, è ridicolo, per me è infantilismo politico. Non si può pensare di rimanere in sella e paralizzare l'attività istituzionale". "Se la scelta è continuare la legislatura - ha osservato il Governatore - bisogna garantire il funzionamento degli organi. Quando vado a riunioni di partito ci vado a mie spese, la mia scorta si muove con la Panda, mettendo a rischio la vita degli agenti, fare una polemica sul taglio delle missioni istituzionali vuol dire essere alla follia istituzionale, le cose bocciate sono gravi non tanto perché legate alla tenuta della maggioranza ma per il messaggio". "È un modo di concepire la politica segnato da grave immaturità, un conto è giocare a viso aperto affrontando le responsabilità - ha concluso -. Ieri non ho voluto polemizzare, ma chi fa queste cose non rispetta il mandato dei cittadini, bisogna rispettare le istituzioni".