Operazione dei carabinieri
Ladri di moto tra Solarino-Floridia, Catania e il Ghana: 4 arresti
Una operazione lampo dei carabinieri di Solarino, con in testa i marescialli Corrado Sapia e Gaetano Bazzano, ha permesso di sgominare una banda di ladri di motociclette e pezzi di ricambio. Sono stati infatti posti in stato di fermo 4 persone tra cui un catanese di 50 anni, con precedenti per associazione mafiosa, e tre cittadini ghanesi, di 21, 36 e 26 anni, regolarmente presenti in Italia da circa dieci anni. Sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione.
Tutto parte da una serie sospetta di strani movimenti fatti registrare davanti al cenacolo domenicano di via padre Paolo Barbagallo a Solarino nelle scorse settimane. Movimento, soprattutto di un furgone bianco, risultato di proprietà del catanese, che faceva spesso capolino nella struttura, che non ha lasciato indifferenti i carabinieri.I militari dell'Arma attraverso un'attenta azione di controllo sono riusciti ad individuare un traffico illecito di motociclette di grossa cilindrata e pezzi di ricambio che coinvolgeva anche la vicina Floridia. Il deposito più capiente infatti è stato individuato proprio nella vicina Floridia, nella periferica via Carbonara.
Alla capo dell'intera organizzazione ci sarebbe stato l'uomo di Catania, il quale con l'ausilio del furgone, faceva viaggi tra i diversi depositi e caricava le refurtive che sarebbero state successivamente spedite in Ghana. A tal proposito i carabinieri stanno ancora indagando per comprendere meglio il terminale criminale ghanese fin dove si potrebbe espandere. Nei due depositi sono state rinvenute 32 moto, quasi tutte di grossa cilindrata, fra di esse due Ducati modificate da corsa, e numerosi pezzi ricambio. Il tutto per un valore di circa 200.000 euro. Oltre alle moto c'erano anche elettrodomestici, computer. Ogni cosa era imballata e recava la stessa sigla, a conferma che aveva la stessa destinazione. Tutte le moto sono risultate essere state rubate nel Catanese tra gennaio e il I° marzo di quest'anno.
La particolarità dell'operazione che ha stupito i militari è stato lo scudo della solidarietà dietro il quale malviventi hanno protetto i loro traffici. Uno dei depositi, quello di Solarino da cui tutto è partito, era all'interno della struttura del Cenacolo Domenicano che dà ospitalità ad una comunità di migranti extracomunitari, soprattutto mamme con minori.
In effetti tutta la refurtiva è stata rinvenuta coperta e mimetizzata da oggetti e alimenti destinati ad opere di solidarietà. Le indagini proseguono per identificare i legittimi proprietari delle moto e dell'altra refurtiva e per verificare il coinvolgimento di altri soggetti in questo traffico illecito.