L'operazione "Brasca-quattro.zero"
Fra gli arrestati per mafia anche il direttore di sala del Teatro Massimo
C' è anche il direttore di sala del Teatro Massimo di Palermo tra gli arrestati nella vasta operazione antimafia dei carabinieri "Brasca-quattro.zero", che ha portato alla cattura di 62 persone. Si tratta di Alfredo Giordano, palermitano di 65 anni, accusato di associazione mafiosa. L'uomo è destinatario di un'ordinanza di custodia in carcere. Un insospettabile ma, spiegano gli inquirenti, con solidi collegamenti con l'anziano padrino del mandamento Villagrazia-Santa Maria di Gesù, Mario Marchese. "Una partecipazione consapevole, convinta, addirittura rivendicata", sottolinea il procuratore Franco Lo Voi. Severi i magistrati che spiegano come le condotte di Giordano, anonimo e incensurato dipendente della Fondazione Teatro Massimo, "non possono essere considerate espressione di mero favoreggiamento nei confronti di latitanti appartenenti a Cosa nostra". Infatti l'uomo non solo nelle intercettazioni rivendica il delicato ruolo svolto per decenni - "Trent'anni che combatto con i latitanti...", ma ammette pure la commissione di altri reati tipici dell'organizzazione quali le estorsioni o la ricettazione di denaro. "Il suo perdurante e attuale inserimento - spiega la Dda - era poi chiaramente dimostrato dalla frequentazione con gli altri uomini d'onore cui si sentiva intimamente accomunato: "Tu sei mio fratello... io sono nelle vostre mani...", dalle richieste di intervento avanzate ai vertici dell'organizzazione, nonche' dall'interesse mostrato nella tutela del reggente della famiglia di Santa Maria di Gesu', Giuseppe Greco, dopo il rinvenimento di microspie: "E dico Pino lo sapeva questo fatto?".