La polemica al Comprensivo "Vittorini"
Il precetto pasquale a Solarino regole rispettate nonostante le pressioni di religiosi e genitori
In merito alle polemiche sorte sul precetto pasquale a Solarino, riceviamo e pubblichiamo integralmente l'intervento della dirigente scolastica del I Istituto comprensivo "ELio Vittorini"
Accogliendo con piacere l’invito di codesta Redazione, vorrei rettificare qualche imprecisione contenuta nel sia pur apprezzato articolo pubblicato in data odierna sul vostro quotidiano giornale online "Nuovo Sud" sull’attività relativa alla celebrazione del “Precetto Pasquale”.
La tesi sostenuta nell’articolo riferita ad un “passo indietro” della Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo “Elio Vittorini” e dell’intervento di “mediazione” da parte del Consiglio d’Istituto non corrisponde per nulla alla realtà dei fatti accaduti.
Infatti il Consiglio d’Istituto, nella sua componente genitori, sostenuto dalle decise posizioni assunte dai religiosi del Comune e dai risultati di un monitoraggio svolto su quasi tutta l’utenza scolastica, ha operato, viceversa, rilevanti pressioni affinché la celebrazione del Precetto Pasquale avvenisse, senza alcun rispetto della normativa vigente, il mattino in orario scolastico.
L'aspetto significativo della vicenda è rappresentato dal fatto che tali indicazioni legislative erano già ben note ai rappresentanti dei genitori così come ai parroci, avendo rappresentato temi già a lungo dibattuti anche negli anni precedenti su cui sia i primi che i secondi hanno sempre con grande disinvoltura suggerito di sorvolare, consigliando nel "rispetto della tradizione" di ovviare illegittimamente come fanno in (quasi) tutte le scuole.
Pertanto, l'affermazione redatta dal vostro cronista " La mediazione del Consiglio d'Istituto riporta le cose dentro la norma" rappresenta la percezione falsata -malamente riferita?- di un processo che ha visto il verificarsi di una sequenza esattamente opposta a quella descritta: da un lato il Consiglio d'Istituto e i Parroci incalzanti sull'illegale celebrazione in orario scolastico, dall'altra il Collegio dei Docenti e il Dirigente Scolastico fermi nella posizione di rispetto della norma (nella sua accezione di legalità e non di normalità).
Mi resta, a questo punto, da precisare che alla fine non l'hanno spuntata le mamme, la Preside non ha fatto alcun passo indietro su prospetti legislativi indiscutibili, che tutto è rimasto (e non tornato) nella norma (ovvero nella legalità) grazie alla delibera del Collegio dei Docenti proponente al Consiglio d'Istituto (che ha competenza sulle variazioni al calendario scolastico) l'interruzione delle attività didattiche del mattino, sospendendo le lezioni, per permettere agli alunni di presenziare in forma libera ed autonoma al "Precetto Pasquale". Le ore scolastiche non beneficiate saranno recuperate in attività didattiche prima del termine dell'anno scolastico da alunni ed insegnanti.
Sostengo, da credente, l'auspicio del cronista redattore: Ecclesia libera in libera patria. E aggiungo: uno degli obiettivi fondamentali della scuola è formare l'uomo e il cittadino, educare i ragazzi alla legalità, «insieme rispetto e pratica delle leggi», e alla consapevolezza di diritti e doveri. Tale attività non si esaurisce con le marce e le manifestazioni. E' l'impresa di ogni educatore: padre, madre, insegnante, precettore, parroco, che, uniti nello svolgimento del gravoso compito, devono offrire univoco esempio e messaggio di rispetto e di libertà.
* Dirigente scolastica I° Istituto comprensivo "ELio Vittorini" Solarino