Il ricordo
Un mese fa ci lasciava Franco Ruta, "il papà del cioccolato di Modica"
Un mese fa – era il 21 febbraio – ci lasciava Franco Ruta, il “papà” del cioccolato di Modica, titolare, dell’Antica Dolceria Bonajuto. A trenta giorni dalla sua inattesa e improvvisa scomparsa, ci piace ricordarlo in questo giorno, 21 marzo, che apre la porte alla Primavera. E ci piace ricordare Franco in quel vicoletto – santuario laico del gusto - proprio di fronte ad uno dei simboli religiosi della città, il duomo di San Pietro. Franco, con il mezzo sigaro toscano tra le labbra, seduto sulla panchetta in ferro battuto, situata dinanzi all’ingresso della Dolceria, intento a leggere i giornali del mattino, inebriato dagli odori provenienti dal laboratorio: quegli odori – miele, arancia, vaniglia, cannella – che invadono il vicoletto prima di regalare sensazioni inarrivabili a chi si trova ad incrociare quella stradina passando dal Corso Umberto.
L’eredità lasciata da Franco Ruta – primo ambasciatore del cioccolato di Modica nel mondo – è stata raccolta dal figlio Pierpaolo che, diversi anni fa, ha iniziato a collaborare con il papà che gli ha trasmesso i segreti di un successo fatto, innanzitutto, di cultura e di amore per la città dove la Dolceria Bonajuto è presente dal 1880.
Ricordare quello che Franco ha fatto per Modica è, adesso, un dovere. I primi ad esprimere gratitudine dovrebbero essere proprio quei dolcieri che hanno imparato l’arte in quel laboratorio nel vicoletto difronte San Pietro e che, grazie alla lungimiranza di Franco, hanno raccolto gli effetti benefici delle attività di promozione, a livello nazionale e internazionale, fatte negli anni proprio dal “papà del cioccolato di Modica”. E la “barretta” è diventata simbolo della città, attrattiva turistica, fonte di benessere per decine di artigiani del settore.
Tutto questo non deve essere dimenticato. Soprattutto da quella città a cui Franco ha dato tanto. E devono essere gli amministratori a raccogliere l’invito che arriva da più parti per ricordare un imprenditore illuminato che ha amato la sua città. Questo giornale ha proposto l’intitolazione a Franco Ruta di quel tratto di corso Umberto che va dal piazzale Falcone-Borsellino a piazza Municipio: è quel pezzo del “salotto” di Modica che, proprio grazie alla Dolceria Bonajuto e a Franco Ruta, è diventato il punto di riferimento dei turisti che arrivano in città per il cioccolato e il barocco. Una proposta che è stata sposata anche da personaggi della spettacolo e artisti che sono passati “da Bonajuto” per apprezzarne le specialità. Il Lions Club e la Fondazione Grimaldi hanno avanzato altre proposte per ricordare Franco Ruta, così come hanno fatto tanti cittadini. Adesso, spetta all’amministrazione comunale coordinare questo movimento spontaneo ed elaborare un progetto serio, degno della figura che si intende ricordare. Non dovrebbe essere difficile e, soprattutto, nessuno potrebbe porre veti. Perché si tratta di onorare un imprenditore illuminato che ha fatto tanto per la sua città. E che l’ha amata davvero. Senza chiedere nulla in cambio.