Liberi Consorzi
Palermo, ex Province: domani sit-in davanti all'Ars
I comitati per l'adesione dei comuni di Gela, Niscemi, Piazza Armerina e Licodia Eubea alla "Città metropolitana" di Catania, e numerosi amministratori comunali, daranno vita, domani mattina, a un sit-in a Palermo, davanti a Palazzo dei Normanni, dove l'Ars è chiamata a esaminare le proposte di modifica della legge regionale n. 15/2015 sui liberi consorzi comunali e sulle città metropolitane in Sicilia. Protestano contro la mancata applicazione dell'art. 44 delle stessa norma (non impugnato dal consiglio dei ministri) che impone alla giunta di predisporre un apposito disegno di legge da portare in assemblea per sancire la scelta fatta dai comuni attraverso delibere di consiglio comunale e referendum popolari. "Invece - dicono i dirigenti dei comitati - il governatore Crocetta disconosce la sua stessa legge di riforma delle province e suggerisce scelte (riprovare con il tentativo di creare un nuovo consorzio di comuni o recepire la legge Del Rio) che ci porterebbero indietro di 10 anni". Una lettera di contestazione sarà consegnata ai deputati regionali. I comitati hanno chiesto di poter incontrare il governatore Crocetta e il presidente dell'Ars, Ardizzone, prima di dare seguito all'atto stragiudiziale di diffida notificato al governo regionale, che così è stato messo in mora. Nel frattempo si sta valutando l'ipotesi di chiedere alla Regione il risarcimento dei danni economici subiti dai comuni di Gela, Niscemi, Piazza Armerina, e Licodia Eubea, "perché rimasti fuori - dicono i comitati - dalla nuova programmazione della città metropolitana di Catania ed emarginati da quelle delle ex province di originaria appartenenza".