Conferenza stampa
La mamma di Giulio Regeni: "Mio figlio era un ragazzo del futuro"
Non era una spia; era un ricercatore, era un ragazzo del futuro, lui come tanti altri giovani che vanno nel mondo": lo ha detto Paola Regeni, la madre di Giulio, il giovane ricercatore ucciso in Egitto, durante una conferenza stampa in Senato.
"Avere un figlio via all'estero da 14 anni può far pensare che ci sia lontananza dai genitori, ma chi ha figli in giro per il mondo sviluppa con il proprio una relazione a distanza fortissima che a volte non ha chi ha il figlio che torna a casa in ogni sera", ha aggiunto la madre di Giulio, ribadendo: "Quindi posso dire che mio figlio non era nei servizi segreti, con il massimo rispetto di coloro che svolgono questo lavoro".
Anche Claudio Regeni, il padre del giovane, rispondendo alle domande dei giornalisti ha sottolineato: "Niente faceva pensare a un lavoro sottobanco, tutto ciò che ci raccontava non fa pensare che facesse qualcosa che non fosse strettamente correlato al suo lavoro di ricercatore", quindi "noi lo abbiamo escluso che fosse nei servizi, e possiamo dire che non abbia mai avuto contatti con i servi segreti".
Nel corso della conferenza, l'avvocato Alessandra Ballerini, che assiste la famiglia Regeni, ha dato conto anche di altri elemento che escludono questa possibilità: "Ci sono i conti correnti e il suo stile di vita che lo comprovano, era di una sobrietà tale da usare i vestiti del padre per non spendere e non gravare sulle spese familiari", e ancora: "Abbiamo letto le chat con i familiari e con tutti gli amici e non c'è niente che possa indurre ma neanche minimamente il sospetto che svolgesse attività diversa da quella della ricerca".
"E - ha aggiunto - non ne aveva neanche il tempo, se solo vedeste la mole di appunti che aveva, lo capireste".