Malato di un tumore al cervello
E' morto il cantautore piemontese Gianmaria Testa
"Gianmaria se n'è andato senza fare rumore. Restano le sue canzoni, le sue parole. Resta il suo essere stato uomo dritto, padre, figlio, marito, fratello, amico": con queste parole la pagina Facebook di Gianmaria Testa, 57 anni cantautore cuneese di fama internazionale, amatissimo dai francesi, ha dato l'annuncio della sua morte. Già moltissime le testimonianze d'affetto dei suoi fan. Nel gennaio del 2015 gli era stato diagnosticato un tumore al cervello, malattia di cui lui stesso aveva parlato pubblicamente. "Non bisogna chiamarlo male incurabile, bisogna nominarlo - aveva detto in un'intervista a Michele Serra -. D'altra parte la vita è un percorso: da qui a lì. E questo vale per chiunque. Come tutti ho progetti in mente, ho prospettive. Ma non è che cambia il mondo, se non ce la faccio. Non cambia niente. Qualcosa ho già fatto". Nato a Cavallermaggiore, figlio di contadini, prima di dedicarsi solamente alla musica, aveva fatto il ferroviere fino a pochi anni fa. "Con la ferrovia ho smesso nel 2007 - aveva affermato - Non ce la facevo più a fare due lavori. Ero dirigente centrale operativo, dirigevo la tratta italiana della Cuneo-Nizza. Una delle ferrovie più belle del mondo. Ma lo sa solo il macchinista, che se la vede arrivare di fronte, quanto è bella quella ferrovia che entra e esce dai tunnel in mezzo all'ardesia". Schivo, cantava con voce sommessa, roca, per certi versi affine a quella di un altro grande artista piemontese apprezzato Oltralpe, Paolo Conte. Aveva un rapporto saldo con il suo pubblico che amava guardare negli occhi: era cantautore da locali, teatro, al massimo da piazza di paese, non da stadio. Solido anche il suo impegno civile, "Per una buona causa io ci sono", amava dire. Tra queste quella condotta ancora qualche mese fa in tribunale di solidarietà con lo scrittore Erri De Luca, alla fine assolto dall'accusa di "istigazione al sabotaggio" contro la Tav.