Formula 1
Alonso, non supera i test medici: non correrà il Gp Bahrain
"E' normale che da parte mia ci sia disappunto. Io volevo gareggiare ma capisco la decisione". E' un Fernando Alonso deluso quello che si presenta alla conferenza pre Gp del Barhain
Fernando Alonso non correrà il prossimo gp del Bahrain di Formula1 in programma domenica con le prove libere al via domani. Il pilota spagnolo non ha superato le visite mediche cui è stato sottoposto stamane dopo il terribile incidente di Melbourne di quindici giorni fa. Stesse visite che, al contrario, aveva superato per correre in Malesia un anno fa dopo l'incidente al Montmelò del 22 febbraio durante una sessione di test invernali. Sul circuito australiano, in occasione della prima prova del mondiale di F1, la sua McLaren, andando a sbattere contro la Haas di Gutierez, si è cappottata più volte per poi andarsi a fermare a testa in giù sulla sabbia. Alonso ha subito solamente una botta al ginocchio e, ovviamente, un forte spavento. Lo stesso pilota si considerò miracolato uscendo dall'abitacolo. Alonso è arrivato oggi al circuito di Sakhir accompagnato dalla sorella Lorena, dottoressa in medicina. Sarà il belga Stoffel Vandoorne, attuale campione in Gp2 a sostituire il pilota asturiano che al momento non ha rilasciato dichiarazioni.
"E' normale che da parte mia ci sia disappunto. Io volevo gareggiare ma capisco la decisione". E' un Fernando Alonso deluso quello che si presenta alla conferenza pre Gp del Barhain. Lo spagnolo non ha superato i test medici dopo il brutto incidente di Melbourne e, di conseguenza, non ha ricevuto l'ok da parte della Fia per gareggiare a partire da domani. "Ce l'ho messa tutta, speravo di poter correre - continua Alonso - Sono stati giorni difficili, sentivo del dolore ma pensavo di poter essere in pista e con l'adrenalina della gara sopportare il dolore. Questa decisione è una cosa logica e non c'è altra soluzione". Per Alonso "è solo questione di tempo. Dopo Melbourne ho effettuato un controllo. Avevo uno pneumotorace ed una costola rotta. Il primo problema si è risolto, il secondo no. Ora si tratta di aspettare. La squadra mi ha dato l'ok per rientrare a casa ma io voglio restare qui e vedere i progressi della vettura.
E' giusto per me, per la squadra e per il compagno che correrà".
L'obiettivo per lui è ridurre i rischi "a zero anche se attualmente sono bassissimi. E' solo una questione di tempo. Da qui a dieci giorni dovremo aver risolto. Possono servire cinque, dieci, non lo so ma la certezza è che tutto si risolverà".