Convocati alla Presidenza della Regione
Palermo, gli assessori "renziani" incollati alle poltrone: fedeltà a Crocetta
Il governatore siciliano Rosario Crocetta strappa la 'fiducia' ai suoi assessori renziani. E' stato lui a convocarli dopo i siluri spediti al suo indirizzo da Davide Faraone che ieri, al termine della 'Leopolda sicula', ha risposto alle pretese del governatore, invocando le primarie per la scelta, l'anno prossimo, del futuro candidato governatore; e, soprattutto, dichiarando che sostenere l'attuale "sarebbe da Tso", insomma cose da folli. Così, Crocetta ha radunato gli esponenti d'area della sua giunta per incassare una dichiarazione di fedeltà: si tratta dei titolari delle pesanti deleghe all'Economia, all'Energia e alla Salute, rispettivamente Alessandro Baccei, Vania Contrafatto e Baldo Gucciardi. Ma eguale 'giuramento' l'ha preteso dall'assessore ai Beni culturali vicino a Giuseppe Lupo, Anthony Barbagallo, e da quello al Territorio Maurizio Croce, in quota Sicilia futura: comunque, tutte 'varianti' renziane. "Un confronto utile e proficuo - ha detto Crocetta la termine dell'incontro a Palazzo d'Orleans - nel corso del quale è stata ribadita l'incisività dell'azione di governo che ha consentito di raggiungere importanti obiettivi come il risanamento dei conti, il rilancio dell'economia e una crescita complessiva della Regione". Confermata da tutti, secondo il governatore, "la volontà di continuare questo percorso già avviato insieme, fino alla naturale scadenza della legislatura".
(Nella foto l'assessore regionale all'Economia, Alessandro Baccei)