"Cemento del golfo"
Il Riesame annulla il sequestro di beni all'imprenditore di Alcamo, Vincenzo Artale
Annullato dal Tribunale del riesame il sequestro dei beni - valutati 5 milioni di euro - a carico dell'imprenditore alcamese Vincenzo Artale, indagato nell'ambito dell'inchiesta "Cemento del Golfo". Il sequestro preventivo era stato disposto l' 8 aprile scorso su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Palermo. Tra i beni sequestrati c'erano due abitazioni, due terreni, rapporti finanziari, quattro veicoli, la ditta edile con sede ad Alcamo e altre 3 società. Tra queste la "Occidentalcem S.r.l."e la "IN.CA. S.a.s. di Artale Vincenzo & C." entrambe produttrici di calcestruzzo. La "IN.CA", però, non è mai entrata in funzione. Artale, fino a due mesi fa componente dell'associazione antiracket e antiusura di Alcamo, con le sue denunce in passato aveva contribuito a far sgominare una banda di estorsori. Da due mesi è in carcere con l'accusa di associazione mafiosa: secondo gli inquirenti avrebbe effettuato forniture di calcestruzzo grazie al boss di Castellamare Mariano Saracino,anch'egli arrestato nello stesso blitz.