Era stato arrestato nel blitz "Prato Verde"
Catania, confiscati beni per 600 mila euro all'imprenditore Orazio Buda
La Direzione investigativa antimafia di Catania ha eseguito una confisca di beni per 600 mila euro, decida dalla sezione misure di Prevenzione del Tribunale di Catania nei confronti dell'imprenditore catanese Orazio Buda, nei cui confronti e' stata decisa la sorveglianza speciale per 2 anni e 6 mesi. Il provvedimento interessa aziende, fabbricati, terreni, automezzi e disponibilita' finanziarie. Nel 2014 Buda fu arrestato dalla Dia di Catania, nell'ambito dell'operazione "Prato verde", in esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip nei confronti di 28 persone, tra vertici e fiancheggiatori del clan mafioso catanese dei Carateddi, capeggiato da Orazio Privitera, attualmente detenuto in regime di 41 bis.
Il provvedimento di confisca, ha interessato non solo i beni direttamente intestati a Buda ed ai suoi familiari conviventi, ma anche a tre prestanome. I sigilli sono stati apposti a due immobili a Catania rispettivamente in via Castagnola e in corso IV Novembre, un terreno in Catania, contrada Torre Allegra, mezzi ad uso aziendale e privato, diversi rapporti bancari e quattro aziende operanti nei settori della commercializzazione di mobili, della rivendita di armi per il "soft-air" e, infine, della gestione di bar e chioschi. Tra i beni confiscati vi è anche il chiosco della storica villa Pacini di Catania la cui attività, durante il periodo in cui è rimasta sottoposta a sequestro, è stata chiusa a causa delle difficoltà finanziarie segnalate dall'amministratore giudiziario.