Il filone siciliano della vicenda
Inchiesta petrolio, sentito dai Pm l'imprenditore di Augusta Alfio Fazio
Sono due le persone ascoltate oggi a Potenza, nell'ambito del filone "siciliano" dell'inchiesta della Procura di Potenza sulle estrazioni petrolifere, dai pm Francesco Basentini e Laura Triassi: si tratta dell'imprenditore di Augusta Alfio Fazio (nella foto) e dell'ammiraglio Roberto Camerini, mentre domani, sempre a Potenza, è previsto l'interrogatorio di Alberto Cozzo, commissario straordinario dell'autorità portuale di Augusta. Fazio - imprenditore interessato, secondo i pm, all'utilizzo di un pontile ad Augusta attraverso una delle sue società - e Camerini (responsabile del comando marittimo ad Augusta e, secondo l'accusa, trasferito altrove su pressione del "quartierino" capeggiato da Gianluca Gemelli) hanno risposto alle domande dei pubblici ministeri, fornendo la loro versione sulle vicende che hanno riguardato l'area portuale siciliana dove il "clan" avrebbe voluto stoccare il petrolio proveniente, in particolare, dalla Basilicata. Ieri, invece, l'imprenditore Fabio Bellomo - tra i fondatori della "Alfa Tanko" messa in piedi per gestire l'operazione "Augusta" - era stato ascoltato per circa due ore dal "pool" potentino. Sia negli interrogatori di oggi sia in quello di domani, i pubblici ministeri vogliono approfondire i vari aspetti del filone siciliano dell'inchiesta. In particolare, i magistrati vogliono raccogliere elementi precisi sulle influenze che la "cricca" - e in particolare Gemelli e il vicepresidente educational di Confindustria, Ivan Lo Bello - ha cercato di avere "ai danni di diversi ministri del Governo, come il Ministro Guidi e il Ministro Delrio".