Scoperta cellula legata all'Is
Progettavano attentati: fermati 2 cittadini afghani a Bari
Dalle prime ore dell'alba è in corso un'operazione anti terrorismo che ha portato al fermo di due cittadini afghani, sospettati di progettare attentati in Italia, Belgio, Francia e Gran Bretagna, sono stati fermati dai carabinieri del Ros di Bari, nell'ambito di indagini della Direzione distrettuale antimafia. Si tratta di un ospite del 'Cara' di Bari, fermato a dicembre mentre fotografava l'esterno di un centro commerciale barese, e un afghano residente a Foggia, fermato mentre ritirava il permesso di soggiorno. Una terza persona è invece ricercata. Indagati anche un altro cittadino afghano e un pakistano per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Secondo quanto trapelato, si tratterebbe degli elementi di una 'cellula' che avrebbe fornito sostegno logistico ad un'organizzazione terroristica transnazionale legata allo Stato Islamica ed Al Qaeda. Altri due cittadini stranieri, sarebbero invece già da tempo in Afghanistan. Alle 11 si svolgerà una conferenza stampa presso il comando provinciale carabinieri di Bari.
I provvedimenti di fermo richiesti dalla direzione distrettuale antimafia di Bari sono complessivamente cinque: due - a carico di due cittadini afghani - sono stati eseguiti dai carabinieri del comando provinciale di Bari e dai militari del Reparto operativo speciale, un terzo è in corso di esecuzione a Milano. Le accuse a loro carico sono di terrorismo internazionale: secondo gli investigatori erano pronti a compiere attentati in Italia, Belgio, Inghilterra e Francia.
"Un'altra persona non è stata raggiunta dal provvedimento di fermo perché in possesso di un dispositivo Apple di cui non siamo riusciti a controllare i contenuti, ma pensiamo faccia comunque parte della cellula terroristica scoperta attraverso l'analisi di quanto contenuto nei telefonini degli indagati", spiega Roberto Rossi, magistrato che ha coordinato le indagini. E aggiunge: "Nei file conservati nelle memorie dei cellulari abbiamo trovato non solo video di indottrinamento islamico, ma anche foto e filmati di porti e aeroporti di Bari che - presumibilmente - erano obiettivi degli indagati".
Le indagini, iniziate più di un anno fa, sono incominciate proprio perché gli indagati erano stati notati - nei pressi di un centro commerciale di Bari - mentre scattavano fotografie e registravano video di negozi e parcheggio. Così sono stati avviati controlli e verifiche che hanno condotto gli inquirenti ad analizzare video e foto contenuti nei telefonini.
Altre due persone - un afghano e un pakistano - sono indagate per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.