Dopo disordini dell'agosto 2013
Niscemi, il Tar annulla divieto di dimora inflitto ad un attivista No Muos
La prima sezione del Tar della Sicilia ha annullato il provvedimento con il quale la questura di Caltanissetta ha vietato a un attivista No Muos, Claudio Risitano, di fare rientro per tre anni nel Comune di Niscemi. Il divieto, emesso il 18 novembre 2014 e notificato il successivo 25 novembre - impugnato dall'attivista messinese - era scattato dopo la sua partecipazione alle manifestazioni di protesta contro il sistema satellitare di difesa Usa, per il quale peraltro il Cga, con provvedimento pubblicato il 6 maggio, ha recentemente dato il via libera, riconoscendo le ragioni del ministero della Difesa. In base al ricorso - "meritevole di accoglimento" secondo i giudici amministrativi della sezione, Calogero Ferlisi presidente, Caterina Criscenti e Maria Cappellano consiglieri - il vincolo posto a Risitano e' illegittimo "per violazione di legge, carenza di istruttoria, difetto di motivazione ed eccesso di potere, perche' adottato sulla base di una condotta isolata, genericamente descritta nel provvedimento e per il quale il Tribunale del Riesame e' intervenuto ponendo nel nulla la misura cautelare del divieto di dimora a Niscemi". Non esisterebbero infatti prove relative alla partecipazione del ricorrente ai disordini del 9 agosto 2013 e dell'1 marzo 2014, e "manca nella motivazione del provvedimento impugnato il riferimento a ulteriori elementi indicativi di una personalita' pericolosa per la sicurezza e tranquillita' pubblica". La questura e' stata inoltre condannata al pagamento delle spese processuali a favore del ricorrente liquidate nella misura di mille euro.