La Fiction di Canale 5
"Romanzo Siciliano", troppa fantasia su questa mafia che a Siracusa non c'è
Le stupende immagini di Siracusa veicolate su Canale 5 dalla fiction tv, "Romanzo criminale", non vanno di pari passo alla sceneggiatura degli otto episodi che Tao ha prodotto per il "biscione". Nella prima puntata andata in onda ieri sera, c'è troppa spettacolarizzazione della mafia nella città di Archimede. Addirittura un'autobomba fatta saltare in una scuola di Ortigia con quattro studenti morti, con un capofamia latitante, spietato e sanguinario, Salvo Buscema, interpretato da Ninni Bruschetta che si fa la plastica facciale per sfuggire ai controlli delle forze dell'ordine ed un colonnello che ha già pagato il tributo di sangue, con l'uccisione della moglie. Troppa finzione perchè non è questa la mafia che nella realtà c'è a Siracusa. E a questi livelli non c'è neppure nelle aree metropolitane come Palermo o Catania.
Se i luoghi possono essere un'attrazione per quanti non hanno mai visitato Siracusa, fuorviante è la storia che viene raccontata dagli attori. Ma è solo una fiction, qualcuno obietterà. Ma non è la storia del Commissario Montalbano che ha reso famosi i luoghi delle riprese, come Punta Secca, nel territorio di Santa Croce Camerina ed ancora Scicli e Modica. Dalla fiction tratta dai romanzi di Andrea Camilleri i ragusani ne hanno tratto vantaggi, facendo business, ma temiamo che lo stesso non avvenga per "romanzo siciliano".
(nella foto Ninni Bruschetta che interpreta il boss latitante Salvo Buscema)