Due sole le assoluzione
Palermo, il pizzo alla fiction con Scamarcio: 37 condanne
La seconda sezione della Corte d'appello di Palermo ha ridotto alcune delle pene inflitte ai membri del clan mafioso della Noce: 37 i condannati, due soli gli assolti, al termine di una camera di consiglio durata otto ore. Ha avuto piu' anni di carcere di tutti Fabio Chiovaro (14 e 6 mesi), anche se il poco invidiabile primato tocca a Francesco Picone, che pero' nei 21 anni e 8 mesi incassati comprende altre pene, unificate col meccanismo della "continuazione". Le altre condanne oscillano tra poco meno di due e 12 anni. Nel processo era stata presa in considerazione anche l'estorsione imposta alla casa di produzione cinematografica Magnolia, i cui vertici pero' si ribellarono, denunciando ed evitando di pagare il pizzo sulla fiction con Riccardo Scamarcio, "Il segreto dell'acqua". Queste le singole posizioni: Tommaso Tognetti 11 anni e sei mesi, Felisiano Tognetti 10 anni, Salvatore Seidita (12 anni), Vincenzo Tumminia (11 anni), Gaetano Maranzano (12 anni), Cosimo Michele Sciarabba (8 anni), Domenico Spica (8 anni e 6 mesi), Giovanni Seidita (6 anni), Giuseppe Sammaritano (8 anni e 10 mesi), Santino Chiovaro (8 anni e quattro mesi), Santo Pitarresi (5 anni e 9 mesi), Girolamo Albanese (5 anni e 9 mesi), Nicolo' Giacomo Sciarratta (8 anni e 6 mesi), Giovanni Guddo (8 anni e 6 mesi), Carlo Castagna (12 anni e 8 mesi), Tommaso Castagna (8 anni e 8 mesi), Gaetano Castagna (8 anni e otto mesi), Antonio Giuseppe Enea (8 anni), Giuseppe Di Benedetto (5 anni), Saverio D'Amico (6 anni e sei mesi), Umberto Maltese (8 anni e 6 mesi), Antonino Bonura (8 anni), Gaspare Bonura (9 anni e 2 mesi), Giovanni Matina (10 anni), Renzo Lo Nigro (10 anni e 6 mesi), Marcello Argento (9 anni), Giuseppe Bonura (4 anni e 4 mesi ), Giuseppa Mirabella (2 anni), Umberto Sammaritano (1 anno e 8 mesi), Vincenzo Acone (2 anni), Vincenzo Toscano (1 anno e otto mesi), Giacomo Abbate (1 anno e 8 mesi), Alessandro Guddo (un anno e 8 mesi), Salvatore D'Amico (un anno e 8 mesi), Vincenzo Landolina (2 anni). Gli assolti sono Giovanni Seidita, che in primo grado aveva avuto sei anni, e Dario Giunta, che aveva preso un anno e 8 mesi per intestazione fittizia di beni.