Nube di oltre 3 chilometri e mezzo
Colonne di lava incandescenti e cenere dall'Etna: elevato tremore vulcanico
Cambia scenario l'eruzione sull'Etna: fontane di lava pulsanti sono presenti nella Voragine da dove si è alzato un pennacchio di cenere piegato dal vento verso est-sudest, raggiungendo un'altezza di 3.000-3.500 metri sopra la cima del vulcano. E' quante emerge da sopralluoghi dell'Ingv di Catania. Allo stesso tempo è prima diminuita e poi cessata l'attività stromboliana del cratere di Nord-Est. Con l'inizio dell'attività parossistica gli strumenti dell'Ingv hanno registrato un repentino aumento dell'ampiezza del tremore vulcanico, la cui sorgente si è spostata verso la Voragine. Un trabocco magmatico emerge dall'orlo occidentale della depressione craterica Voragine-Bocca Nuova, alimentando un modesto flusso lavico diretto verso ovest e limitato all'area sommitale. L'attività eruttiva viene seguita costantemente attraverso i sistemi di sorveglianza visiva, termica, sismica e delle deformazioni del suolo dell'Ingv. L'aeroporto di Catania è operativo.
Il Dipartimento della Protezione Civile ha innalzato il livello d'allerta relativo all'Etna: i parametri registrati nelle ultime 36 ore e le comunicazioni ricevute da Ingv, Osservatorio etneo e università di Firenze hanno infatti spinto il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio a disporre l'allerta gialla, un livello che indica uno "stato di potenziale disequilibrio" del vulcano. L'allerta gialla prevede un'intensificazione delle attività di vigilanza e monitoraggio da parte dei centri di competenza scientifica, un'attività mirata dei potenziali scenari di impatto locale e l'allertamento del territorio e dei sindaci dei comuni interessati per l'adozione di eventuali misure operative per far fronte ai fenomeni che si dovessero verificare.