Le compravano su sito sloveno e le rivendevano
Catania, traffico armi per Africa: due arresti dei carabinieri
In manette esponente di spicco del gruppo mafioso dei Ceusi ritenuto vicino al clan Santapaola-Ecolano e la sua convivente. Si tratta di Carmelo Piacente, 51 anni e Simona Puccia, 31 anni, catanesi. L'accusa nei loro confronti è di traffico internazionale di armi da guerra. L’attività investigativa, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, scaturisce da un sequestro di armi effettuato a giugno 2015 da personale del Nucleo Investigativo presso gli uffici di smistamento della ditta spedizioni “T.N.T.” del capoluogo etneo. In un pacco furono trovate due mitragliette ed una pistola con relativo munizionamento. La spedizione era stata effettuata da Piacente che si rendeva immediatamente irreperibile. Secondo gli investigatori Piacente aveva organizzato un vero e proprio traffico di armi acquistate nella Repubblica Slovacca che, successivamente, venivano spedite a Malta per poi essere inviate in Nord Africa. Con la cooperazione di Europol, il 23 giugno 2015 la polizia francese, durante un controllo presso l’aeroporto di Marignane in Francia, rinveniva tre pistole e una mitragliatrice, all’interno di un pacco spedito proprio da Carmelo Piacente con destinazione Malta. Il 12 settembre Piacente è stato arrestato ad Acitrezza in esecuzione del provvedimento di fermo, emesso dalla Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia - presso il Tribunale di Catania. I successivi accertamenti accertarono che Piacente insieme alla compagna aveva acquistato dalla ditta AFG-SECURITY CORPORATION s.r.o, con sede in Slovacchia, oltre 160 tra armi da guerra e comuni da sparo disattivate, ma comunque non commerciabili in Italia, per un importo di circa 45.000 euro. Piacente, approfittando di una legislatura meno restrittiva in materia di armi in vigore in quel paese, aveva acquistato dal sito internet della società slovacca armi che erano state rese “inerti” soltanto attraverso la semplice interposizione nella canna di un fermo in metallo che, successivamente, aveva rimosso rendendole efficienti. Piacente, inoltre, aveva contatti con soggetti egiziani, che risultano inseriti in sodalizi dedite al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, per cui non si esclude che le armi potessero essere destinate a organizzazioni paramilitari o terroristiche in Nord Africa.
La misura è stata notificata in carcere a Piacente mentre la sua compagna Simona Puccia è stata arrestata all’alba dai Carabinieri e rinchiusa nel carcere di Piazza Lanza.