Riaprtimprese
Compensazioni debiti-crediti in Sicilia, in 7 giorni richieste per 70 milioni di euro
Centinaia di telefonate e richieste di compensazione crediti/debiti per circa 70 milioni di euro in una sola settimana. Ha messo subito il turbo "Ripartimpresa", l'operazione che consente alle imprese e ai liberi professionisti siciliani di compensare le cartelle esattoriali con i propri crediti nei confronti della pubblica amministrazione. L'iniziativa, messa in piedi da Riscossione Sicilia sulla base di una proposta del M5S, non sta tradendo le promesse della vigilia. "I numeri - dice l'amministratore unico di Riscossione Sicilia, Antonio Fiumefreddo - sono più che lusinghieri. Specie se si raffrontano i 70 milioni di euro richiesti in compensazione in pochissimi giorni, con i miseri 114mila euro compensati l'anno scorso". E non sono soli i volumi a fare bene sperare. I telefoni 'roventi' nelle nove sedi provinciali di Riscossione Sicilia, con imprenditori a caccia di informazioni per capire come appianare le proprie pendenze con la pubblica amministrazione, sono un ottimo viatico per il futuro prossimo. La settimana scorsa a chiedere la compensazione crediti/debiti sono state anche imprese molto note in Sicilia. Una, operante nel settore caseario, punta a recuperare cinque milioni di euro di crediti dalla PA per sanare parte delle sue pendenze. Una boccata di ossigeno potrebbe arrivare pure per una ditta che opera nel campo dei servizi di pulizia, che ha chiesto di compensare i 40 milioni di euro di crediti che vanta con gli Ato, con il suo debito complessivo di circa 30 milioni di euro. A far fronte alle richieste che arrivano, a Riscossione Sicilia sono una quarantina i dipendenti, suddivisi nelle nove sedi provinciali. Per facilitare il contatto con i cittadini l'ente riscossore ha chiesto l'attivazione di un numero verde dedicato, mentre presto organizzerà corsi per informare dettagliatamente commercialisti ed avvocati sulle procedure da seguire per chiedere la compensazione. L'operazione di compensazione può essere avviata, oltre che tramite i nove sportelli provinciali di Riscossione, mediante il sito dell'ente. "La richiesta della compensazione debiti/crediti delle imprese - afferma il deputato M5S Giancarlo Cancelleri - era stata avanzata da noi anche in occasione delle ultime finanziarie, ma l'emendamento relativo è stato sempre bocciato. Era assurdo che non si attivasse in Sicilia. Questa può essere la risposta alla denuncia di ieri dell'Ance. Anche così riparte l'economia". Proprio ieri un rapporto presentato dall'associazione costruttori edili denunciava la lentezza della pubblica amministrazione nel pagare le imprese in Sicilia, con ritardi di quasi sette mesi, a fronte di termini fissati per legge di 60 giorni. I dati forniti da Banca D'Italia, Mef e Unimpresa raccontano di un debito di circa 12 miliardi della pubblica amministrazione nei confronti di 46mila aziende siciliane. Da questo dato, tra l'altro, sono fuori i professionisti (che potranno pure beneficiare della compensazione) che sono valutabili nell'ordine di 50mila unità.