Stasera alle 20,30 una fiaccolata per chiedere legalità
Solarino chiede allo Stato di fermare il racket delle estorsioni
Mentre le indagini proseguono per scoprire gli autori ed eventuali mandanti dei quattro attentati con il fuoco avvenuti negli ultimi due mesi, contro tre imprenditori di Solarino, stasera il paese si mobilita per dire no al racket delle estorsioni. Gli organi istituzionali, l'Associazione Antiracket, quella dei commercianti, gli artigiani e la società civile, daranno vita ad una fiaccolata per fare sentire la propria voce e per chiedere che la parte sana e produttiva di Solarino non venga lasciata sola davanti ad un fenomeno che potrebbe riportare il paese ai terribili Anni '90, quando il territorio era controllato dalla cosca mafiosa. Uno degli imprenditori vittima di un attentato con il fuoco ha detto oggi al Tg di Rai Sicilia che "in 46 anni di attività ha sempre lavorato con onestà e di non essere assolutamente intenzionato a volere pagare il pizzo". A lui il racket gli ha distrutto con il fuoco un furgone che serviva per il servizio di catering. Ma non tutti i commercianti e gli imprenditori della zona sarebbero disposti a denunciare e la sensazione comune è il pizzo si continua a pagare, anche attraverso forme indirette. I quattro "avvertimenti" di stile mafioso sarebbero stati anche un messaggio a chi non intende piegarsi al racket. Come a voler dire "chi non paga subisce delle ritorsioni". La fiaccolata di questa sera è anche un monito alle istituzione per dire di fare in fretta e di assicurare alla giustizia coloro che seminano paura non soltanto a Solarino, ma anche nella vicina Floridia. Alla manifestazione di questa sera parteciperà anche il primo cittadino di Solarino, Sebastiano Scorpo e la giunta al completo. Ha dato adesione alla manifestazione pure la comunità parrocchiale. Il corteo partirà alle 20,30 dal piazzale del campo sportivo.