Bandi truccati al Comune
Siracusa, Castelluccio e marito indagati per "affaire" Zuimama
Ancora guai per il Comune di Siracusa in ordine all'assegnazione e alla gestione dei servizi. Dopo la recente chiusura indagine per 12 indagati, fra cui tre consiglieri e due dirigenti, adesso sono state individuate irregolarita' nell'attribuzione dei fondi per il campus estivo. Sono cinque questa volta i destinatari dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari emesso dalla Procura della Repubblica di Siracusa, con l'accusa di avere turbato la procedura amministrativa al fine di determinare l'assegnazione del servizio di campus estivo all'associazione Zuimama nonche' di erogare in favore della stessa un finanziamento pubblico. Il reato viene contestato in particolare, per avere predeterminato il contenuto della determina comunale con la quale veniva affidata all'associazione la gestione del campus estivo in mancanza di avviso pubblico e senza alcuna valutazione del progetto. Per questo viene inoltre contestata la tentata truffa in concorso. Oltre a Rosaria Garufi, dirigente del Comune di Siracusa, Caterina Galasso, funzionaria comunale e Cristina Aripoli, presidente dell'Associazione Zuimama, hanno ricevuto l'avviso di conclusione delle indagini anche Carmela Castelluccio, consigliera comunale, nonche' suo marito e impiegato comunale Giuseppe Pennisi, ritenuto dalla Procura il vero gestore della Zuimama. Nel corso di una perquisizione personale, infatti, eseguita dai carabinieri, e' stato trovato un archivio informatico contenente numerosissima documentazione facente capo alla Zuimama, tra cui il decreto di sequestro della Procura di Siracusa relativo alla documentazione del campus estivo notificato qualche giorno prima sia al Comune di Siracusa sia al presidente dell'associazione, nonche' la querela presentata dalla Aripoli contro la consigliera comunale Simona Princiotta. Galasso e Aripoli hanno inoltre ricevuto l'avviso di conclusione delle indagini con l'ulteriore accusa di avere calunniato l'assessore comunale Valeria Troia sia la consigliera comunale Simona Princiotta, dalla cui denuncia e' scaturita l'indagine.