Manifestazione unitaria
Precari in piazza oggi a Palermo: Regione sotto assedio
Il popolo dei precari in strada oggi a Palermo. Manifestazione unitaria a sostegno dei lavoratori degli enti locali e del personale delle ex Province. Raduno in piazza Marina, poi il corteo che, con in testa i gonfaloni dei Comuni e i sindaci con le fasce tricolore, ha fatto rotta su piazza Indipendenza, davanti alla presidenza della Regione. Un assedio al governatore Rosario Crocetta che ieri all'Ars si e' impegnato a stabilizzare i lavoratori: "Se lo dico, lo faccio", aveva detto durante un accesso dibattito in aula. Ma lo scetticismo prevale. A quasi un anno dal protocollo firmato da sindacati e Anci per la stabilizzazione del personale precario, circa 20.000 persone, infatti, niente e' cambiato. Cosi' i lavoratori a tempo determinato e gli Lsu di tutta l'Isola sono tornati a protestare "per rivendicare la realizzazione di quel protocollo e dire basta a soluzioni temporanee che non risolvono il problema", dicono i segretari di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, Claudio Di Marco, Gigi Caracausi e Enzo Tango. "E' ora - continuano - che la politica nel suo complesso si assuma tutte le sue responsabilita' e prevalga sui tecnicismi per superare i vincoli esistenti che, anziche' essere rimossi, aumentano". Secondo le tre sigle di categoria dei sindacati confederali, l'uscita dal precariato e' possibile solo se si avvia il protocollo firmato lo scorso 16 luglio attraverso tre passaggi essenziali: il superamento del regime delle proroghe "avviando i processi di stabilizzazione nelle dotazioni organiche"; la "storicizzazione delle risorse da parte della Regione in favore degli Enti"; e "il superamento dei vincoli assunzionali e finanziari da parte dello Stato". "Il peggiore governo della storia della Regione siciliana sino ad oggi non e' riuscito a dare alcun tipo di risposta nonostante le numerose richieste e mobilitazioni da parte di lavoratori e organizzazioni sindacali. Non esistono promesse mantenute, non esiste una speranza", sostengono segretari della Uil Fpl Sicilia, Enzo Tango e Luca Crimi, che aggiungono: "Per questo chiediamo al governo Crocetta di cambiare rotta e salvaguardare il futuro dei siciliani perche' continuando cosi' non restera' che spostare la vertenza a Roma".