Le richieste dei sindacati
Augusta, Arsenale Marina Militare: bonifiche e interventi legislativi per esposizione all'amianto
Una forte spinta alle bonifiche ambientali all'interno dell'Arsenale della Marina militare di Augusta e un intervento legislativo che riconosca ai lavoratori della Difesa gli stessi diritti dei lavoratori del mondo privato in materia di esposizione all'amianto. Queste le rimostranze che le organizzazioni sindacali hanno illustrato ai componenti della Commissione parlamentare d'inchiesta sull'uranio impoverito che ha fatto tappa nel capoluogo megarese. Nello specifico i rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto: l’attribuzione, negli atti d’indirizzo, agli arsenali della Marina Militare dello status di cantiere interessato alla presenza di amianto, per favorire il giusto riconoscimento a tutti i lavoratori, prescindendo dalle loro qualifiche; l’eliminazione dei limiti di concentrazione delle fibre di amianto per litro, in quanto è ormai consolidato dalla letteratura scientifica che è sufficiente una sola fibra di amianto per causare patologie tumorali ad esso correlate; l’eliminazione dei limiti temporali, che si fermano al 1992, considerato che l’attività con materiale o in luoghi che presentano amianto è attualmente in corso; la riapertura dei termini di presentazione delle domande di concessione dei benefici previdenziali e la rivalutazione, ai fini economici e/o pensionistici, del coefficiente dell’1,5 per cento del periodo di esposizione nell’arco della vita lavorativa. Una problematica quella dell'esposizione all'amianto che, secondo i rappresentanti sindacali, non riguarda solo l’Arsenale ma, a vario titolo, tutti gli Enti che insistono nel comprensorio della Marina Militare di Augusta (Maricommi, Marigenimil, ex Maribase oggi Marisicilia e Maristanav).