Eccezionali misure di sicurezza
Melilli, domani il recupero dei cadaveri dalla fossa comune del relitto
Inizieranno domani le operazioni di recupero dei resti umani dei migranti ammassati nella stiva del relitto affondato al largo della Libia il 18 aprile del 2015 e sistemato nel pontile militare di Melilli. Spettera' ai vigili del fuoco provvedere a estrarre i cadaveri dalla pancia del peschereccio e per l'occasione sono previste straordinarie misure di sicurezza. "E' stato creato il primo varco tagliando la lamiera sulla murata sinistra in corrispondenza della stiva - conferma Luca Cari, responsabile della comunicazione d'emergenza dei vigili del fuoco - per poi realizzare un varco dall'altra parte per creare una maggiore possibilita' di accesso". Finita questa operazione, il relitto viene portato sotto l'hangar per il delicatissimo intervento di estrazione dei corpi all'interno della stiva dove e' concentrato il grosso dei cadaveri: "E' un'operazione che riteniamo si potra' compiere domani - aggiunge - i nostri operatori lavoreranno con il massimo della sicurezza. Entreremo dentro con squadre di tre-quattro vigili del fuoco che interverranno con auto protettori e si alterneranno, infatti sono previsti termini di permanenza di circa 30 minuti per ciascuna squadra". Nella giornata di ieri, si sono praticamente conclusi i lavori sul ponte di coperta del relitto dove sono stati rinvenuti almeno una cinquantina di resti umani che sono stati consegnati agli esperti dell'Universita' di Milano per la loro identificazione. "Abbiamo concluso la messa in sicurezza del ponte di coperta perche' - aggiunge Cari - andavano rimosse le parti pericolanti e facendo questa operazione abbiamo iniziato il primo recupero dei resti che sono decine e decine ma non sono quantificabili. Ieri sera abbiamo completato l'ultima fase e per evitare di camminare sulle parti pericolanti abbiamo deciso di utilizzare i nostri Saf che si sono calati dall'autoscala imbracati compiendo il lavoro dall'alto, senza toccare il ponte di coperta".