Tribunale
Usura bancaria, assolti a Palermo i vertici di Banca Nuova
La quinta sezione del Tribunale di Palermo ha assolto, con la formula "perche' il fatto non costituisce reato", dall'accusa di usura bancaria, il presidente di Banca Nuova, Marino Breganze, e il direttore dell'area Commerciale, Rodolfo Pezzotti. Il processo riguardava anche l'ex direttore generale dell'istituto del Gruppo Popolare di Vicenza, Francesco Maiolini, che aveva scelto il rito abbreviato e l'anno scorso era stato condannato dal Gup a otto mesi, pena sospesa. Secondo l'accusa, rappresentata dal pm Marco Verzera, l'istituto di credito avrebbe applicato a due societa' andate in rosso tassi compatibili con quelli previsti per il reato di usura. La difesa ha sostenuto che ne' Breganze ne' Pezzotti avessero contezza e possibilita' di incidere sulla determinazione di quei tassi. Da qui la soluzione con la formula che ipotizza che l'imputato non abbia agito con dolo. Nella vicenda si era innestata anche un'indagine della Procura di Caltanissetta, poi archiviata, perche' Maiolini, durante le indagini, era stato chiamato dal procuratore di Palermo Francesco Messineo ed era stato cosi' ipotizzato il reato di rivelazione di segreto d'ufficio, rivelatosi pero' insussistente. I due imputati erano difesi dagli avvocati Giovanni Rizzuti, Enrico Ambrosetti e Claudio Gallina Montana.