Notte di caos nel Paese
Turchia, fallito il tentativo di colpo di Stato: arrestati 754 golpisti
Una notte di caos, l'attenzione e l'apprensione del mondo sulla Turchia. Ma il tentativo di golpe armato messo in campo in Turchia da alcuni militari e' stato neutralizzato. Lo ha annunciato il governo di Ankara, che aveva chiesto alla popolazione di scendere nelle strade per fermare i golpisti quando ancora era incerto il suo esito. All'alba gli scontri continuavano in alcune parti del Paese, ma il presidente aveva riguadagnato il controllo della situazione e sventato il tentativo di colpo di Stato.
Almeno 90 morti e piu' di 1.150 persone rimaste ferite: e' il bilancio degli scontri che hanno accompagnato il tentativo di putsch militare condotto nella notte in Turchia. Lo ha reso noto l'agenzia filogovernativa Anadolou. Un precedente bilancio parlava di almeno 60 morti, nel colpo di Stato che gia' all'alba sembrava largamente fallito, con la resa della gran parte dei militari ribelli.
"E' un tradimento, pagheranno un prezzo molto alto", ha minacciato Recep Tayyip Erdogan, capo di Stato e uomo forte del Paese, poco dopo essere atterrato all'aeroporto militare Ataturk di Istanbul, che nelle prime ore del golpe era stato occupato dai militari ma di cui la polizia, fedele al governo, ha preso sucessivamente il controllo. Tanto Erdogan che l'esecutivo insistono che il tentativo golpe e' fallito e che vi hanno partecipato solo un gruppo limitato di militari. Il presidente turco, che era in vacanza sulla costa del mar Egeo, e' riuscito a volare fino a Istanbul dove e' stato accolto dalla folla di sostenitori che avevano ripreso il controllo dello scalo. Il premier ha nominato un campo militare ad interim dell'esercito, Umit Dundar, in sostituzione del generale Hulusi Akara, che potrebbe esser stato fatto prigioniero dai golpisti.
La Turchia ha un governo e un presidente democraticamente eletto", ha detto subito dopo l'atterragio. "Sianmo al potere e continueremo ad esercitare il potere fino alla fine. Non abbandoneremo il paese.
Dopo una notte di caos, man mano che passano le ore la situazione nel Paese - 80 milioni di persone, alleato strategico per l'Ue e membro della Nato- si fa meno confusa e ormai l'epilogo sembra chiaro. Del resto, nella notte ad Ankara ed Istanbul, rispondendo all'appello di Erdogan, la popolazione ha sfidato il coprifuoco imposto dai golpisti e si e' opposta al colpo di Stato, addirittura in alcuni casi accerchiando i veicoli militari. Sono stati sentiti colpi d'arma da fuoco ed esplosioni ad Ankara (sarebbe stata fatta esplodere una bomba al Parlamento e un'altra esplosione nel quartiere Golbasi, sempre nella capitale, ha causato la morte di almeno 17 poliziotti delle forze speciali lealiste). Ma il premier, Binali Yildirim, ha poi ordinato all'esercito di abbattere i caccia utilizzati dai golpisti. Anche l'opposizione, di solito critica con l'uomo forte Erdogan, ha fatto dichiarazioni a suo sostegno: l'HDP, il partito filo-curdo, ha bocciato il colpo di Stato armato rimarcando che "l'unica soluzione e' la politica democratica", Nonostante cio', all'alba la fazione golpista delle forze armate turche ha ancora sostenuto di non aver ceduto le armi: in una e-mail inviata dall'indirizzo dell'ufficio stampa del capo di Stato maggiore turco, la fazione di militari dietro il tentato colpo di stato ha sostenuto di essere ancora determinata a battersi contro coloro che li ostacolano.
Bia. Il governo turco ha destituito 5 generali e 29 colonnelli. Lo ha reso noto l'emittente privata NTV.
Poco prima il premier, Binali Yildirim, aveva assegnato l'incarico di capo di Stato maggiore ad interim al generale Umit Dundar. Il ministero della Giustizia ha reso noto intanto che sono stati arrestati finora 754 militari, tra i quali alcuni comandanti di unita' dell'esercito.
Sono almeno 90 i morti, alcuni dei quali civili, in seguito agli incidenti e scontri che hanno avuto luogo nel corso del tentativo di colpo di Stato avvenuto nella notte in Turchia, 42 vittime solo nella capitale Ankara. Sedici golpisti, secondo il capo della polizia turco, sono stati uccisi in scontri ed altre 250 arrestati, secondo l'agenzia Anadolou. Il ministro della giustizia Bekir Bozdag ha reso noto che 754 persone sono finite in manette, accusate di aver organizzato e preso parte al colpo di stato: si tratterebbe, secondo l'accusa del governo, di persone legate alla confraternita di Fetullah Gulen, miliardario e ideologo islamico, ex alleato e attualmente acerrimo nemico del presidente Recep Tayyip Erdogan. Il ministro ha aggiunto che gli arresti sono scattati soprattutto ad Ankara e Istanbul, ma hanno riguardato anche altre delle 81 province della Turchia. Tra gli arrestati ci sono quattro generali e 29 colonnelli.