In una lettera al sindaco Garozzo
Nuovo ospedale di Siracusa, l'Asp dice no all'area dell'ex Onp
"L’ipotesi di costruire il nuovo ospedale di Siracusa nell’area dell’ex Ospedale Neuropsichiatrico non è praticabile". Questo il parere tecnico-sanitario della direzione dell'Asp aretusea, già espresso peraltro in altre sedi istituzionali, compresa la Commissione Urbanistica. Un no netto e chiaro che è motivato in una lettera che l'azienda sanitaria ha indirizzato al sindaco, ai presidenti del Consiglio comunale e della Commissione Urbanistica e, per conoscenza, all’assessore regionale della Salute e al soprintendente ai Beni culturali e ambientali di Siracusa. "Pur nell’assoluto rispetto dell’autonomia decisionale dell’Amministrazione comunale - si legge nella nota - l'Asp intende offrire il proprio contributo per fare chiarezza e consentire una oggettiva valutazione della scelta dell’area. L’Asp di Siracusa - continua il documento - nell’area ex ONP ha un suo progetto di rifunzionalizzazione, infatti circa il 70 per cento dei padiglioni è stato ristrutturato e la restante parte è in corso di ristrutturazione o coperta da progetto e/o finanziamento. Questa rifunzionalizzazione – viene spiegato - è finalizzata al completamento della Cittadella della Salute, che servirà l’intera città. Per tale progettualità l’Asp ha già utilizzato ed impiegherà, oltre a risorse del proprio bilancio, varie fonti di finanziamento previste dalla Legge 433/91 e nel piano poliennale ex art.20 L.67/88 per complessivi circa 9 milioni di euro. Peraltro – prosegue la lettera - non si possono operare demolizioni dei padiglioni dell'ex ONP, per come previsto dalle norme tecniche di Piano Regolatore e per i vincoli posti dalla Soprintendenza, vistp che sono ritenuti di notevole interesse storico e monumentale”. Altrettanto impraticabile appare, secondo la direzione dell'Asp
l'idea di realizzare il nuovo ospedale nelle aree lasciate libere dai padiglioni: “per la realizzazione della nuoca struttura - si evidenzia - occorrono almeno 110.000 metri quadrati di superficie libera, l’area rimasta disponibile all’interno del campus ex ONP ricopre meno di un terzo dell’intera superficie che è di circa 160 mila metri quadrati. Questa scelta presenterebbe pertanto le stesse criticità logistiche che attualmente affliggono l’ospedale Umberto I: una struttura realizzata in spazi troppo angusti e asfittici, in un contesto assolutamente inadeguato che non garantisce nessuno dei requisiti tecnico-sanitari indispensabili per un ospedale moderno, che per altro deve servire in termini di emergenza, anche l’intero bacino aziendale"