Le amministrative del 2017
Comunarie a Palermo del M5s, 130 candidature e Nuti parla già di un successo
Oltre 130 proposte di candidatura per le 'comunarie' di Palermo, ma per i ritardatari c'è tempo fino a stasera alle 21. Il Movimento Cinque Stelle incassa nel capoluogo siciliano quello che il deputato alla Camera, Riccardo Nuti, delegato per la raccolta della documentazione di aspiranti sindaci e consiglieri, non esita a definire "un successo". "C'è grande entusiasmo e voglia di partecipazione - dice il pentastellato a poche ore dalla chiusura della raccolta della candidature -. I numeri testimoniano che vincente è soprattutto il metodo: chiunque ha potuto fare la propria proposta, nel rispetto dei requisiti indicati dal Movimento". A testimoniare il successo ci sono i numeri e i confronti. Con Roma innanzitutto. "Nella Capitale - dice - gli aspiranti consiglieri pentastellati sono stati 240 a fronte di una popolazione di 2,6 milioni di persone. A Palermo che ha un quarto di abitanti le candidature sono già oltre la metà". Tra i nomi anche molti giovani e tante donne. Una volta chiusi i termini di presentazione le proposte di candidatura saranno inviate a Milano, allo staff di Beppe Grillo, chiamato a verificare il possesso dei requisiti e a certificare la lista del Movimento. A questo punto i candidati che avranno ottenuto il semaforo verde riceveranno una mail di conferma e dovranno inviare, sempre allo staff di Grillo, un video di presentazione e il loro curriculum. Solo allora, e siamo già a settembre, tutti i cittadini residenti a Palermo, iscritti e certificati al Movimento, potranno votare sulla piattaforma riservata 'Rousseau'. "I quaranta più votati saranno i candidati al Consiglio comunale del M5s - spiega Nuti -, mentre i cinque o i dieci più votati, ancora non lo sappiamo con precisione, potranno sottoporsi a una seconda selezione per la candidatura a sindaco". Chi diventerà consigliere a Cinque Stelle dovrà portare avanti i punti del programma elettorale con cui già nel 2012 il movimento si presentò agli elettori palermitani. Allora a sfidare Leoluca Orlando fu proprio Riccardo Nuti. "Ero un cittadino come tanti - ricorda -, uno sconosciuto che aveva deciso di impegnarsi per la sua città". Ma guai a definirlo espressione della società civile. "Dipende da cosa si intende per 'società civile' - dice -, spesso a Palermo questo termine è stato usato come una sorta di lasciapassare, dietro il quale si sono nascosti personaggi espressione di partiti e movimenti di sinistra, attenti ai propri interessi piuttosto che a quelli della città". Tra le battaglie da portare avanti, allora come oggi, per Nuti c'è quella sui rifiuti. "Occorre realizzare un ciclo virtuoso dei rifiuti - spiega -, incentivando la differenziata porta a porta e prevedendo sanzioni per chi non rispetta le norme. La città è invasa da rifiuti ingombranti, ma la Rap (l'azienda di igiene urbana di Palermo, ndr) prevede la raccolta, su appuntamento, di massimo tre pezzi con la conseguenza che i comportamenti incivili vengono incentivati". Altro tema caldo è quello delle partecipate e del bilancio comunale. "Serve un'operazione verità sui conti - dice ancora Nuti - ponendo fine a sprechi, che gravano sulle tasche dei palermitani, che si trovano ad avere servizi scadenti a fronte di tasse sempre più alte". Capitolo a parte le partecipate, che "in questi anni sono state un vero e proprio stipendificio, con duplicazioni di compiti e spreco di denaro pubblico". E le infrastrutture e la Ztl? "Sulla limitazione del traffico e le pedonalizzazioni - ammette il pentastellato - siamo sempre stati d'accordo, ma vanno fatti con criterio. Invece l'Amministrazione Orlando procede senza logica. Manca ogni progettualità e tutto è affidato all'improvvisazione con provvedimenti spot che creano solo danni". Un esempio? I cantieri in città per il passante ferroviario. "La città è sventrata, i lavori procedono a rilento e i negozi nel frattempo chiudono e falliscono senza che il sindaco e la sua giunta intervengano". Per Nuti il giudizio sull'Amministrazione Orlando è una bocciatura senza appello. "Orlando ha fallito - dice -. E a dirlo c'è la realtà: una città invasa dai rifiuti, servizi inesistenti, un trasporto pubblico pietoso, la manutenzione delle strade assente e le periferie abbandonate. Tutte le sue azioni hanno ricalcato i passi dell'ex sindaco Cammarata, basti pensare alle partecipate che hanno cambiato nome ma in cui gli sprechi sono rimasti identici". Alla luce del "fallimento" la vittoria del Movimento alle prossime elezioni è più vicina? "Possiamo farcela - conclude Nuti -. La nostra carta vincente è la coerenza e la credibilità. Noi antipolitica? No, vogliamo solo una politica pulita e credibile".