A Bonagia
Intimidazione a un giornalista di Trapani, bruciata l'auto di Salvatore Mugno
Un incendio verosimilmente doloso ha distrutto nella notte a Bonagia, frazione di Valderice, l'automobile, una Fiat "Punto", del giornalista e scrittore Salvatore Mugno. Sull 'episodio sono in corso indagini da parte dei carabinieri. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Trapani. L'incendio, comunque, è stato domato dallo stesso proprietario, con l'aiuto di un vicino di casa. "L'auto, dotata di impianto gpl, ha rischiato di esplodere", ha detto Mugno, autore di una decina di libri sulla mafia e anche teste nel processo di primo grado per l'omicidio del sociologo Mauro Rostagno. "Un paio di anni addietro ho ricevuto una lettera minatoria - ha aggiunto lo scrittore -. Vedremo cosa verrà fuori dalle indagini".
Per l'Associazione siciliana della Stampa: "E' un gesto vile e intimidatorio nei confronti dello scrittore che si è sempre posto come una voce libera del territorio. I suoi libri, frutto di lunghi studi e approfondite ricerche, hanno contribuito a fare luce e chiarezza su molte inchieste di mafia e su molti dibattimenti dei Tribunali trapanesi e non solo, e nello stesso tempo hanno tracciato, con coraggio, connivenze e legami pericolosi esplorando vicende che spesso sono sfuggite alla cronaca", si legge in una nota. Articolo 21 nell'esprimere solidarietà, afferma: "Se si tratta di una intimidazione riferita all'attività giornalistica e letteraria ci riteniamo tutti noi giornalisti, al pari del collega Mugno, oggetto della intimidazione; agli autori diciamo che nessuno di Noi è disponibile a retrocedere nella propria attività e questo lo diciamo convinti anche di interpretare la volontà del collega".