Il "renziano" si difende dal "fuoco amico"
Siracusa, "il Pd e i presunti collusi": il dossier Garozzo pronto per l'Antimafia
Giancarlo Garozzo, ribadisce quanto ha detto nel corso della direzione provinciale del Pd di Siracusa. "All'interno del partito c'è qualcuno che ha a che fare con la criminalità organizzata". Il sindaco lo ha confermato questa mattina in una intervista rilasciata alle pagine locali del quotidiano "la Sicilia". Non c'è lo scoop nelle affermazioni del primo cittadino, oramai distante dalle posizioni del suo ex capo di Gabinetto, Giovanni Cafeo (ma lo strappo fra i due si può ricucire, Cafeo chiede rispetto per il partito) ma se scoop ci sarà saranno i nomi ed i cognomi che Garozzo farà mercoledì davanti la Commissione regionale Antimafia. " Ho avuto le carte qualche giorno prima della direzione e dico soltanto che esistono rapporti tra esponenti del Partito democratico e la malavita". Il sindaco Garozzo afferma pure di essere da tre anni bersaglio di certa politica e di certi giornali e che lui alle prossime amministrative si ricandiderà". Il primo cittadino fa pure un distinguo su quella che è la sua politica, "per la città" e quella dell'area "fotiana" che oggi lo ha praticamente scaricato. O viceversa? Sulla questione, però, qualcuno non si è accorto che i tempi sono cambiati, che c'è un vento nuovo che porta direttamente a Renzi. Non c'è dubbio che il sindaco in questi tre anni ha amministrato evitando di essere tirato per la giacca. Ed è questa la politica nuova che non piace alla vecchia nomenklatura del Pd, che esiste, e poi Garozzo, al di là della ricandidatura, già nel 2018 potrebbe spiccare il volo verso Roma, considerati i suoi rapporti "inossidabili" con il sottosegretario, Davide Faraone. Oggi sul sindaco c'è chi tende a organizzargli delle trappole, ma il primo cittadino nonostante la sua giovane età, non è di certo un politico di primo pelo. Il sindaco di Siracusa, poi lancia una stoccata all'ex parlamentare Pippo Gianni. "Ha una concezione novecentesca della politica, sostiene di avermi appoggiato nel ballottaggio, ma lui non faceva parte dello schieramento di centrodestra ?", si interroga Garozzo. Non spiegà, però, perchè da tre anni l'ex sindaco di Priolo gli avrebbe dichiarato guerra.