Lo scrive su Facebook
Caso acqua a Pachino, il deputato Gennuso querela il sindaco Bruno
L'acqua di un pozzo immessa nella rete idrica di Pachino, diventa oggetto di scontro tra il parlamentare all'Ars, Pippo Gennuso ed il sindaco, Roberto Bruno. Il deputato regionale ha scritto sulla sua pagina Facebook di avere dato mandato a tre avvocati di avere querelato per diffamazione il primo cittadino. Gennuso sul social ha scritto: “ Il sindaco di Pachino per sottrarsi all’indignazione dei suoi concittadini, come il caso dell’acqua potabile, i soldi che la sorella non ha mai restituito al Comune, i favori ai suoi amici per il suolo pubblico, e le tante determine sindacali illecite e tanto altro, si affida a quella che per lui è un’arte: la diffamazione e la calunnia”. "Capisco che Bruno si è trovato un mestiere che non ha mai avuto, quello del diffamatore - scrive ancora Gennuso - ma vorrei puntualizzare che io non sono né imputato, né rinviato a giudizio nell’ambito delle mie attività imprenditoriali. Di questo ne risponderà davanti ai giudici e su queste affermazioni gli chiederò anche il risarcimento danni, che devolverò naturalmente ai poveri di Pachino. Piuttosto il suo è un tentativo sterile di mistificare la realtà, perché io sono in grado di provare con i documenti alla mano, che l’acqua del pozzo Maccari e microbiologicamente inquinata. Anzi insieme alla querela che domani depositerò, i miei avvocati consegneranno ai magistrati della Procura di Siracusa il risultato delle analisi su un campione di acqua prelevato, eseguito dal Dipartimento di Igiene “Ingrassia” dell’ Università di Catania. Questo dimostra – prosegue il parlamentare regionale - che io non ho procurato alcun allarme nella popolazione ma che è stato il sindaco a commettere un attentato alla salute pubblica”. Pippo Gennuso poi aggiunge: “Voglio sperare che a Pachino ci sia una presa di coscienza da parte dei consiglieri comunali affinchè prendano la decisione di mandare a casa questo signor Bruno incapace di amministrare la cosa pubblica e di foraggiare soltanto gli interessi dei suoi amici. Bruno della sua carica ne ha fatto un lavoro, occupazione che non aveva mai avuto”.