S, Maria La Nova
Celebrati a Scicli i funerali del giudice Santiapichi
Celebrati nella Basilica di Santa Maria La Nova di Scicli (Ragusa) i funerali del magistrato Severino Santiapichi, morto sabato mattina nell'Ospedale di Modica dopo una breve malattia. Oggi la sua città natale, Scicli, gli ha resto l'ultimo omaggio alla presenza di diverse autorità e con un giorno di lutto cittadino. Sul feretro coperto da fiori rossi, la toga di magistrato, che ha rappresentato per l'ex presidente della Corte d'Assise di Roma la sua principale attività, oltre a quella di scrittore e di amministratore. Durante l'omelia, don Antonio Sparacino ha ricordato la coincidenza dei funerali di Santiapichi con quelli del presidente della Repubblica emerito Carlo Azeglio Ciampi: uomini dello Stato. "Severino - ha detto don Sparacino - ha rischiato la propria vita per servire non solo le istituzioni ma il popolo, la libertà e la democrazia. Santiapichi seguì le orme del sommo poeta: 'Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza'. La sua sete di verità e sapere sono stati la sua stella polare. Davanti alla sua morte ci chiediamo: fu vera gloria? Affidiamo all'Eterno la risposta". Il figlio del magistrato, Xavjer Santiapichi, ha ricordato così suo padre: "Se un insegnamento ha lasciato a noi figli, tale insegnamento è stato l'onestà".