Il cargo affondato a 20 miglia dal Plemmirio
Siracusa, Legambiente preoccupata per lo sversamento in mare di gasolio della Mustafa Kan
L’affondamento della nave Mustafa Kan, con il suo carico di circa 8.000 tonnellate di fosfato d’ammonio, avvenuto il 23 settembre 2016 al largo della riserva marina del Plemmirio a circa 20 miglia ad est di Siracusa, ripropone ancora una volta il grande rischio che il transito di unità navali – specialmente se petroliere – rappresenta per il Mar Mediterraneo e per le aree marine e costiere più preziose e delicate.
Se è consolante sapere che l’intero equipaggio della nave panamense è stato tratto in salvo, restano però le preoccupazioni per le eventuali conseguenze che il carico di fertilizzanti ed il rilascio del carburante di bordo (presumibilmente qualche centinaio di tonnellate di fuel e di gasolio , oltre alle decine di tonnellate di chemicals e lubrificanti ) potrebbero comportare per l’ambiente marino e costiero.
Legambiente, come già ebbe a dire in occasione dell’incaglio della nave petroliera Gelso M a Santa Panagia nel marzo 2012, ritiene indispensabile stabilire con apposite norme le rotte che le navi devono seguire nel transitare nelle aree più sensibili per evitare la compromissione o la totale perdita dei patrimoni ambientali e vigilare attentamente affinché tali norme vengano rispettate.
A seguito dell’affondamento della Mustafa Kan, Legambiente Sicilia chiede a tutti gli Enti preposti: disporre a mezzo di droni la frequente vigilanza aerea dello specchio acqueo interessato al fine di rilevare la presenza e rimuovere gli eventuali rilasci di idrocarburi e di altri inquinanti; disporre le indagini scientifiche del caso per monitorare i possibili effetti del fosfato di ammonio su flora e fauna ; accertare e rendere note le cause dell’affondamento della nave; richiedere ed ottenere dall’assicurazione nave il pagamento di tutte le spese necessarie per le attività di cui sopra