Le donne più vittime
Tumori, ogni giorno mille casi in Italia: 485 morti ogni 24 ore
Mille nuovi casi al giorno in Italia, e sempre di più tra le donne, con 485 decessi registrati ogni 24 ore. Sono questi i numeri impietosi del cancro in Italia, bilanciati però da una buona notizia: complessivamente, la mortalità diminuisce e si allungano i tempi di sopravvivenza, tanto che sono oltre 3 mln oggi gli italiani 'sopravvissuti' e di questi il 27% è completamente guarito, facendo del cancro sempre di più una ''malattia cronica'' come ricorda il ministro della Salute Beatrice Lorenzin. La fotografia arriva dal censimento 'I numeri del cancro in Italia 2016', frutto della collaborazione tra l'Associazione italiane di oncologia medica (Aiom) e l'Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM), presentato oggi al ministero della Salute. Dunque, due tendenze opposte ma chiare: aumentano i nuovi casi di tumore fra le donne e diminuiscono fra gli uomini. Nel 2016 le italiane colpite dalla malattia, rileva il Rapporto, sono 176.200 (erano 168.900 nel 2015): in particolare, quest'anno sono stimati 50.000 nuovi casi di tumore del seno (48.000 nel 2015), da ricondurre anche all'ampliamento della fascia di screening mammografico in alcune Regioni, che ha prodotto un aumento dell'incidenza tra i 45 e i 49 anni. Per gli uomini invece si assiste a un fenomeno opposto, con 189.600 nuove diagnosi e un calo del 2,5% ogni 12 mesi (erano 194.400 nel 2015). Un aumento di casi, quello tra le donne, avvertono gli oncologi, dovuto anche alla crescente abitudine al fumo. La buona notizia però è che di cancro si muore sempre meno: ''Le due neoplasie più frequenti, quella della prostata negli uomini e del seno nelle donne - rileva il presidente Aiom Carmine Pinto - presentano sopravvivenze a 5 anni che si avvicinano al 90%. La mortalità continua cioè a diminuire in maniera significativa in entrambi i sessi come risultato di più fattori, quali la prevenzione con la lotta al tabagismo, alla sedentarietà e a diete scorrette, la diffusione degli screening e il miglioramento delle terapie''. Tanto che, ricorda, ''l'Italia è in testa nella classifica europea per sopravvivenza per quasi tutti i tumori, e questo nonostante la spesa per Sanità rispetto al Pil sia tra le più basse''. Così, rispetto al Nord Europa, la sopravvivenza nel nostro Paese è addirittura superiore per tumori come quello del pancreas, colon, polmone, prostata, mammella, rene e vescica. Dati positivi che aprono ora ad una nuova prospettiva, con l'esigenza di garantire nuovi diritti e reinserimento sociale ai tantissimi malati che il tumore riescono a lasciarselo alle spalle. Ed a sottolinearlo è lo stesso ministro Lorenzin: ''Quello che veniva un tempo considerato un 'male incurabile' è divenuto in moltissimi casi una patologia da cui si può guarire o, comunque, con cui si può convivere, sta diventando infatti sempre più una malattia cronica, come altre, che consente alle persone colpite di avere una vita attiva e soddisfacente''. Negli ultimi decenni, rileva nella prefazione del Rapporto, ''si è registrato un costante incremento della prevalenza di pazienti con storia di cancro in Italia: erano 2 mln e 244mila nel 2006, sono aumentati sino a oltre 3 mln nel 2016. Le Istituzioni e i clinici devono rispondere alle esigenze di questi pazienti che guariscono o possono convivere a lungo con la malattia e che rivendicano - conclude - il diritto di tornare a un'esistenza normale''.