Unioni civili
Celebrate a Gela le prime nozze gay tra un parrucchiere ed un artigiano
Prima celebrazione di unione civile, secondo la legge "Cirinnà", a Gela. Nella sala-convegni presso l'ex chiesetta di "San Biagio", Salvo Pasqualetto, 27 anni, parrucchiere, e Gianni Anzaldi, 41 anni, artigiano, hanno coronato il loro sogno d'amore pronunciando il "sì" davanti al sindaco, Domenico Messinese, e a sei testimoni (tre per parte), attorniati da uno stuolo di amici, parenti e tanti cronisti. Emozionatissimi i due sposi. Salvo, capelli biondi, lunghi, ornati da un diadema e, con al collo un foulard di seta, si è presentato indossando un abito bianco composto da un corpetto in pizzo e da un "pantapalazzo" di gusto francese coperto da un "gonnellone" di seta e con uno strascico di 5 metri, realizzato dallo stilista locale Koscanio, molto conosciuto negli ambienti della moda. Gianni vestiva un tradizionale abito scuro. Bouquet di rose tea, per Salvo, di rose bianche invece per Gianni. I due sposi, prima dello scambio degli anelli, hanno voluto leggere le loro personali promesse d'amore. Molti i curiosi presenti, richiamati dall'annunciata celebrazione del primo matrimonio gay in città. Sul loro volto qualche sorriso ironico ma in fondo tanta tolleranza, pieno rispetto e perfino applausi sentiti. Per Salvo e Gianni le nozze gay costituiscono "un momento di civiltà avanzata - hanno detto - grazie a una legge che ha reso la società italiana più aperta e più moderna, liberandola da certi pregiudizi che da troppo tempo ghettizzavano l'amore omosessuale".