Passava informazioni riservate
I rapinatori avevano una "talpa", arrestato un poliziotto a Palermo
Informazioni sulle indagini in corso in cambio di denaro. Con questa accusa è stato arrestato un poliziotto. Nei suoi confronti e di cinque rapinatori, la Squadra mobile di Palermo, diretta da Rodolfo Ruperti, ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare per corruzione. L'indagine della polizia di Stato, condotta dagli agenti della quinta sezione della Squadra mobile, iniziata a dicembre 2014, ha preso impulso da un'attività parallela svolta dai colleghi di Udine su un gruppo di rapinatori palermitani, specializzati in colpi a banche del Nord. Sono stati raccolti così forti indizi su un episodio di corruzione che ha visto coinvolto un poliziotto che avrebbe ricevuto somme dalla banda quale pagamento delle informazioni fornite sulle indagini in corso.
rI apinatori cercavano informazioni sulle indagini e hanno trovato una talpa all'interno della polizia di Palermo, Giuseppe Prestigiacomo, 42 anni, finito ai domiciliari. L'agente ha lavorato all'antirapina e nel reparto mobile. L'indagine, avviata nel dicembre 2014, ha preso le mosse da altri accertamenti condotti dalla Squadra mobile di Udine su un gruppo di rapinatori specializzati in assalti ai danni di banche del Nord, in particolare della provincia di Udine. I provvedimenti del gip di Palermo, Roberto Riggio, su richiesta del procuratore aggiunto Bernardo Petralia e dei sostituti Francesco Del Bene e Maria Teresa Maligno, hanno raggiunto anche cinque palermitani, tutti con precedenti tranne una donna. Sono Pietro Madonia, 45 anni, arrestato per rapina e in atto detenuto ai domiciliari; Vito Leale, 54 anni, in carcere per rapina e droga a Sciacca; Guido Riccardi, 31 anni, detenuto a Trieste perché accusato di rapina; Rosolino Lo Iacono, 44 anni, detenuto a Trapani per rapina, e la moglie di quest'ultimo, Deborah De Lollis, 47 anni, incensurata. I rapinatori erano specializzati nei colpi alle banche con la tecnica del buco. Il gruppo di rapinatori poteva contare su una "talpa" dentro la polizia, che dietro compenso di denaro aveva fornito ai rapinatori informazioni su indagini sul loro conto e in particolare su una rapina a Udine. Così la procura friulana ha trasmesso i verbali delle intercettazioni telefoniche alla Mobile di Palermo, diretta da Rodolfo Ruperti. I colleghi di Prestigiacomo sono riusciti a raccogliere gravi indizi sull'episodio di corruzione che vedeva coinvolto il poliziotto. Prestigiacomo avrebbe rassicurato il gruppo che non c'era attività di intercettazione sugli autoveicoli di Lo Iacono.