Provincia di Macerata
Il terremoto diventa un calvario, altra scossa di magnitudo 4.8
Nuova scossa di terremoto, di magnitudo 4.8, con epicentro nella provincia di Macerata tra i comuni di Acquacanina, Fiastra e Bolognola. Il sisma, poco prima delle 9, si è sentito molto forte tra Marche e Umbria. Avvertito anche in alcune zone della Capitale ai piani alti. 'La scossa è stata fortissima, ci sono stati altri crolli in paese, e fumo', ha raccontato il sindaco di Ussita, 'è un calvario, non finisce mai'. Il primo cittadino di Castelsantangelo sul Nera: 'Qui sta crollando tutto, il paese sembra raso al suolo'. E ha spiegato che servono con urgenza tensostrutture per le stalle, e un container per il Municipio: 'ora siamo in tenda a 2 gradi sotto zero'. Intanto per gli sfollati, container prima di Natale, un nuovo decreto in 72 ore nel segno dell'accelerazione e della semplificazione. E, soprattutto, nel segno dell'ascolto dei cittadini. Il premier Matteo Renzi risponde così alla tragedia dei migliaia di sfollati dell'Italia Centrale e alla loro volontà di non lasciare le zone colpite dal sisma di domenica. Lo fa con un Cdm 'atipico' al termine del quale individua 4 fasi del post-sisma e assicura: 'ricostruiremo tutto, chiese e attività. La chiesa di San Benedetto ritornerà'. La soluzione delle tende è quindi esclusa. Ma, assicura il premier, la permanenza negli alberghi non durerà che qualche settimana: 'Abbiamo scelto il massimo coinvolgimento: nessuno di noi immagina di calare dall'alto soluzioni'. Nella delibera del Cdm si prevede lo stanziamento di 40 milioni aggiuntivi ai 90 già messi in campo. Verrà predisposto anche un aumento del personale per i Comuni colpiti.