un 42enne
Palermo, assalto armato a un furgone portavalori: un arresto
La Polizia di Stato ha arrestato Giusto Lo Bocchiaro, 42 anni, palermitano con l'accusa di avere preso parte alla maxi rapina al portavalori il primo agosto del 2015. Il colpo fruttò 100 mila euro. Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Palermo su richiesta della Procura. Lo Bocchiaro, sorvegliato speciale nel 2014 e tratto in arresto nel 2006 nel corso di un'operazione antimafia poiché ritenuto esattore del "pizzo", è figlio di Giuseppe, capo del mandamento mafioso di Santa Maria di Gesù, detenuto per una condanna che dovrà scontare fino al 2036. Il commando assaltò il portavalori che stava consegnando del denaro in un ufficio postale di corso dei Mille, intorno alle 8. Le indagini, condotte dalla sezione antirapina della squadra mobile di Palermo, hanno consentito di individuare il quarto componente del commando: i primi tre furono stati sottoposti a fermo: uno durante le fasi della rapina, gli altri due furono rintracciati nel corso delle indagini.
Per individuare il quarto componente della banda è stato fondamentale la comparazione del Dna dell'arrestato con le tracce sul cappellino che il rapinatore aveva perso nel corso della rapina. Dalle indagini è emerso come il gruppo stesse progettando da tempo il colpo; avevano effettuato numerosi sopralluoghi, camuffando la loro presenza con alcuni espedienti: proprio Lo Bocchiaro in un'occasione si allenò in tuta ginnica facendo stretching vicino all'ufficio postale. Il commando tentò il colpo già a luglio aspettando il portavalori fuori dall'ufficio postale, ma il furgone arrivò in ritardo e rinunciarono. Il primo agosto però lo portarono in porto: nonostante la presenza di tante persone, soprattutto pensionati, in attesa davanti alla posta, i rapinatori assaltarono il portavalori e spararono contro gli agenti della squadra mobile intervenuti per bloccarli. Sono in corso indagini per risalire al quinto componente del commando criminale.