operazione dei carabinieri
Droga e cellulari nel carcere di Rebibbia, 9 arresti
Consegnavano sostanze stupefacenti nel carcere di Rebibbia approfittando dei colloqui dei familiari con i detenuti: e questi ultimi, in diverse occasioni, ordinavano la droga utilizzando clandestinamente un telefono cellulare. E' quanto emerso dall'inchiesta che ha portato i carabinieri della Compagnia di Monterotondo e della Sezione di polizia giudiziaria della Procura di Tivoli a eseguire 10 misure cautelari (5 arresti in carcere, 4 ai domiciliari e un divieto di dimora nel Comune di Roma) per detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, estorsione e violazione degli obblighi in materia di sorveglianza speciale. Numerose le perquisizioni eseguite nei comuni di Guidonia Montecelio, Fonte Nuova, Mentana, nei quartieri romani di Settecamini, San Basilio e nel carcere di Rebibbia. Le indagini, coordinate dalla Procura di Tivoli, sono scattate lo scorso mese di marzo, dopo l'arresto di un giovane trovato in possesso, a Fonte Nuova, di mezzo chilo di hashish. I successivi approfondimenti hanno consentito di individuare un gruppo che - rifornito periodicamente da una persona con gravi precedenti penali originaria del quartiere romano di San Basilio - organizzava e gestiva, sia direttamente che avvalendosi di collaboratori, lo spaccio di hashish e cocaina nelle zone di Fonte Nuova (Santa Lucia e Tor Lupara) e Mentana. Le indagini - condotte attraverso intercettazioni telefoniche, installazione di telecamere nella pubblica via e numerosi servizi di pedinamento - avevano gia' consentito nei mesi scorsi di eseguire 12 arresti in flagranza e di sequestrare oltre 35 kg di hashish oltre a rilevanti quantitativi di cocaina e marijuana.