Archeoclub
Celebrato a Siracusa Enzo Maiorca a un mese dalla sua scomparsa
Era forte e impetuoso il vento stamane e il mare, quel mare che era la vita di Enzo Maiorca gonfio di schiuma, eppure la sala Ferruzzo Romano dell’Area Marina Protetta del Plemmirio a Siracusa era gremita. Un pubblico commosso ha voluto rendere omaggio a Enzo Maiorca, il campione sportivo siracusano a quasi un mese dalla scomparsa.
Dopo una partecipata introduzione di Francesca Pedalino, presidente di In-Bar e membro di Archeoclub, sull'uomo, sull'importanza del mare e della prorompente bellezza che ne deriva, la Soprintendente ai Beni Culturali Rosalba Panvini ha ricordato il senso della vita vissuta da Maiorca, proponendo una proiezione con immagini tratte dall'archivio fotografico della Soprintendenza di Siracusa.
Alle parole di Sebastiano Romano, presidente dell’Area Marina Protetta del Plemmirio che ha tratteggiato le battaglie intraprese a favore del paesaggio costiero siracusano, hanno fatto da sfondo i filmati concessi dalla giornalista Donatella Bianchi, della Rai, in occasione di una fra le ultime interviste ad Enzo Maiorca: lui, la sua voce, la sua sobrietà e le sue riflessioni, anche le più disparate, ma anche quelle sui temi cocenti delle battaglie intraprese nel corso della sua vita.
Non sono mancati omaggi poetici ma anche anticipazioni importanti nel segno dello sport, organizzate da Maurizio Breschi, co-capitano della squadra Master ed atleta SeaMasterball che ha annunciato l’istituzione del trofeo Enzo e Rossana Maiorca "Prua al mare" che avrà svolgimento proprio nella riserva del Plemmirio
Sebastiano Tusa, sovrintendente del mare, si è soffermato sull'importanza del ruolo dell'uomo nei progressi scientifici, ovvero quel legame che ha unito Enzo alla ricerca degli abissi, nonostante i progressi tecnologici: una dimensione umana da tenere sempre in grande considerazione, così come ha inteso dal nostro concittadino.
Fabio Granata, presidente di Archeoclub, anima organizzatrice dell'incontro, ha ribadito, nel nome di Maiorca, la necessità sempre impellente di regole e battaglie contro la deriva della modernizzazione, nella sua più stolta accezione. Maiorca, ha sottolineato Granata, ha saputo sintetizzare un concetto attraverso le sue battaglie, che "l'eredità dei padri devi riconquistarla se la vuoi possedere davvero", un lascito che la città deve riassumere per rilanciare il passato e costruire un degno futuro. Suggestiva e partecipata la similitudine alla grecità: Enzo Maiorca, uomo di record quando i record facevano notizia, è a tutti gli effetti un greco, d'Occidente, che con i suoi sforzi e la sua volontà ha saputo superare i limiti fisici sfidando l'ignoto degli abissi.
Ha concluso la mattinata la figlia Patrizia, accompagnata dalla madre, che con commozione, ha definito il padre un mito che non morirà mai, la favola bella di un ragazzo che ha scoperto il mare ed è diventato uomo, mantenendo "i piedi per terra senza orpelli di cui fregiarsi". Maiorca ha dato voce al mare, dimostrando nelle avversità di mantenere sempre la "Prua al mare". Oggi la città di Siracusa gli ha reso il primo omaggio intitolando al suo nome la sede dell’Archeoclub.