Andrey Karlov
Turchia, ucciso in attentato l'ambasciatore russo ad Ankara
L'ambasciatore russo ad Ankara, Andrey Karlov, è stato ucciso in un attentato. Stava parlando a una mostra fotografica quando un uomo ha cominciato a sparare gridando "vendetta per Aleppo". Colpito, è stato trasferito in ospedale ma non ce l'ha fatta. È morto poco dopo. Intervenute, le teste di cuoio, hanno ucciso l'attentatore che ha ferito altre tre persone.
L'individuo che ha ferito a morte a colpi di arma da fuoco l'ambasciatore russo in Turchia, Andrei Karlov, sarebbe riuscito a entrare nel centro culturale di Ankara teatro della sparatoria esibendo un tesserino della polizia: lo riferisce nella propria edizione on-line il quotidiano 'Hurriyet'. Stando a testimoni oculari l'uomo, che indossava un completo scuro, prima avrebbe esploso alcuni colpi in aria con una pistola e poi l'avrebbe rivolta contro il diplomatico, scandendo slogan islamisti e urlando le parole "vendetta" e "Aleppo". Mentre sparava avrebbe inoltre avvertito: "Non usciro' vivo da qui, non vi avvicinate!". E' stato infine ucciso dalla polizia, non prima di aver colpito altre tre persone. Il diplomatico sarebbe spirato sul posto, dove gli sarebbero state prestate invano le prime cuire: smentito che nel frattempo sia stato ricoverato in un ospedale. La stessa ambasciata di Russia ha ipotizzato una matrice legata all'islamismo radicale, mentre di "terrorismo" hanno parlato le autorita' a Mosca.