L'uccisione del terrorista Amri, poliziotto di Canicattini eroe: ha rischiato la vita e salvato un collega
"Veniamo a sgozzarvi come maiali": è l'avvertimento lanciato da Anis Amri, autore della strage di Berlino e ucciso oggi a Sesto San Giovanni alle porte di Milano, nel video diffuso poco fa dall'agenzia Amaq vicina all'Isis. Amri lancia un invito "a tutti i fratelli ovunque essi siano": "State in allerta e combattete sulla via di Dio. Ogni essere umano in grado di combattere, vada a uccidere in tutta Europa i crociati maiali!". Nel filmato di circa due minuti, Amri recita in arabo le tradizionali preghiere rivolte a Dio e quindi afferma: "Giuro fedeltà al principe dei fedeli Abu Bakr al Baghdadi al al Huseini al Qurayshi", in riferimento al leader dello Stato islamico. Dopo aver pronunciato versetti sacri, Amri invia il messaggio: "Questo il mio messaggio ai crociati che bombardano ogni giorno i musulmani... col permesso di Dio veniamo a sgozzarvi come maiali", afferma. "Voi colpite i musulmani... pensate che questo sangue venga versato invano? Ci vendicheremo se Iddio vorrà...", prosegue. Infine un invito "a tutti i fratelli ovunque essi siano": "State in allerta e combattete sulla via di Dio. Ogni essere umano in grado di combattere, vada a uccidere in tutta Europa i crociati maiali!".
LA SPARATORIA A SESTO SAN GIOVANNI
Sono le 3,08 di stanotte quando gli agenti della volante 'alpha 6' individuano una persona, sola, di origini maghrebine in piazza Primo maggio davanti alla stazione ferroviaria di Sesto San Giovanni alle porte di Milano. In servizio l'agente scelto Christian Movio, 35 anni, e l'agente in prova (nove mesi di servizio) Luca Scatà, 29 anni, siciliano di Canicattini Bagni in provincia di Siracusa. Stando a quanto ricostruito dal dirigente del commissariato di polizia di Sesto, Roberto Guida, Movio e Scatà decidono un "controllo più approfondito". I due agenti si avvicinano: il sospetto, spiega Guida, "parlava un buon italiano con accento estero". I due agenti gli chiedono di "svuotare lo zainetto che ha con se'". Il sospetto - prosegue il vice questore aggiunto - si "mostra tranquillo e inizia a svuotare le tasche e lo zainetto". All'improvviso, l'uomo tira fuori la pistola, presumibilmente dallo zaino o forse dalla giacca, ma il gesto è così repentino che gli inquirenti non si sbilanciano. "La pistola è già carica e pronta all'uso", precisa il questore di Milano, Antonio De Iesu, inserendosi nel racconto di Guida. Parte un colpo che "raggiunge la spalla destra" dell'agente scelto. "Benchè ferito, Movio reagisce sparando" a sua volta, prosegue Guida. A quel punto, l'aggressore "tenta di nascondersi dietro a un'automobile per colpire meglio gli agenti". L'agente in prova gira intorno all'auto e "spara due colpi". "Dei due colpi uno risulta mortale all'altezza del costato", conclude Guida. Solo qualche ora più tardi gli agenti scoprono l'identità dell'uomo: Anis Amri, ricercato dalle polizie di tutto il mondo per l'attentato che ha provocato la morte di 12 persone in un mercatino di Natale di Berlino, lunedì scorso. "Abbiamo capito chi era stamattina dalla comparazione delle impronte", ha spiegato il questore. "Gli agenti non avevano intuito che il sospettato fosse il ricercato, altrimenti sarebbero stati più cauti", aggiunge. "L'operazione - sottolinea de Iesu - è frutto della straordinaria attivita' di controllo del territorio", risultato dell'attivita' di "prevenzione" e del fatto che "i due operatori avevano deciso di controllare un extracomunitario, come detto da noi con molta intensità". Amri aveva con sè "pochissimi effetti personali: un piccolo coltellino e qualche centinaio di euro, nessun telefono, nessuno scritto, nè documenti". Era solo, così come era solo in stazione centrale a Milano un paio di ore prima, all'una, quando le telecamere a circuito chiuso hanno catturato la sua immagine. Gli inquirenti non sanno come abbia raggiunto Sesto da Milano, dove è arrivato in treno dalla Francia.
LA POLIZIA E' STATO SEMPRE IL SOGNO DI LUCA SCATA'
L'agente in prova Luca Scatà è originario di Canicattini Bagni. E' nato il 24 agosto del 1987. Ha studiato al liceo Scientifico del suo paese, poi dopo due anni di Ingegneria Informatica a Catania, nel 2011 ha fatto un anno di servizio volontario nell'Esercito. Successivamente ha superato il concorso in polizia e attendeva l'assegnazione definitiva. Il padre, Giuseppe, è dipendente comunale, la madre casalinga e ha una sorella di 26 anni, laureata in Psicologia. "Ho sentito Luca questa mattina presto - racconta la madre - Mi ha chiamato per tranquillizzarmi temendo che avessi sentito alla tv della sparatoria e che fossi preoccupata. Mi ha detto che stava bene. La polizia - prosegue la donna - è sempre stata il suo sogno. Noi eravamo preoccupati ma l'abbiamo assecondato. Luca è forte e determinato e noi ne siamo orgogliosi. Poi parla il padre di Luca. "Ringrazio Dio che sia vivo. E' un ragazzo coraggioso e ha fatto il suo dovere". Lo dice Giuseppe Scatà, dipendente comunale di Canicattini Bagni . "Quando l'abbiamo sentito al telefono stamattina presto - racconta - non sapeva ancora che il ragazzo morto fosse l'attentatore". "Il comportamento del mio collega di pattuglia è stato esemplare, ha reagito appena lui ha estratto la pistola dalla giacca e mi ha sparato. Io gli avevo appena chiesto di aprire lo zainetto". Lo ha detto Christian Movio, l'agente rimasto ferito nel conflitto a fuoco con Anis Amnri, l'autore dell'attentato al mercatino di Natale a Berlino, così come riferito dal vice presidente della Regione Lombardia Fabrizio Sala che lo ha incontrato in ospedale.
IL QUESTORE DI MILANO: PROMOZIONE PER MERITI STRAORDINARI
Gli agenti che questa notte a Sesto San Giovanni hanno bloccato il killer di Berlino saranno proposti per la promozione per meriti straordinari: lo ha annunciato il questore di Milano Antonio De Iesu in visita all'ospedale San Gerardo di Monza, dove è ricoverato l'agente a Christian Movio, ferito nel conflitto a fuoco con Anis Amri.
OSCURATE LE PAGINE FACEBOOK DEI DUE POLIZIOTTI
I profili Facebook di Luca Scatà e Cristian Movio, gli agenti di polizia che la scorsa notte a Sesto San Giovanni hanno fermato il killer di Berlino, sono stati oscurati: è il questore di Milano Antonio De Iesu a renderlo noto spiegando che "abbiamo il dovere di tutelare l'immagine dei nostri agenti, abbiamo detto ai ragazzi di evitare, di non farsi prendere dall'emotività nel loro interesse, è opportuno che non lo facciano, stiamo parlando di una dimensione che non è la criminalità ma il terrorismo internazionale e c'è un problema di prevenzione".
IL SINDACO DI CANICATTINI: "GIOVANI DEL SUD SANNO ESSERE EROI"
"Sapere che anche i nostri giovani del Sud sanno essere eroi e contribuiscono, a rischio della propria vita, con coraggio, professionalità e forte senso del dovere a garantire la sicurezza del Paese e dell'Europa in questo momento di tensione internazionale, ci inorgoglisce e rassicura". Lo afferma il sindaco di Canicattini Bagni (Siracusa), Paolo Amenta, paese d'origine dell'agente Luca Scatà che ha sparato all'attentatore di Berlino uccidendolo. "Non posso che esprimere - aggiunge Amenta - parole di orgoglio e di gratitudine, oltre che di commozione, a nome dell'amministrazione comunale e dell'intera nostra comunità per la brillante operazione di Polizia. Luca Scatà è figlio di Giuseppe, nostro funzionario del Comune". "All'agente Cristian Movio, rimasto ferito, rivolgiamo i nostri auguri per una pronta guarigione; a lui, a Luca, giovane volonteroso e per bene, e a tutte le Forze dell'ordine - prosegue Amenta - va tutta la nostra gratitudine e vicinanza. Il nostro pensiero va anche alle 12 vittime, tra le quali la giovane connazionale Fabrizia Di Lorenzo".