in fuga gli altri complici
Modica, la polizia sventa un furto e arresta un uomo
Nel quadro dei servizi di controllo del territorio ultimamente incrementati vista l’approssimarsi delle feste natalizie e di fine anno, sono stati incrementati i servizi di vigilanza automontata in città e nelle varie contrade di questa giurisdizione al fine di prevenire e reprimere i reati in genere ed in particolare modo furti in abitazione, uffici e autovetture. Detti servizi hanno sortito l’esito sperato.
Infatti nella notte del 22 dicembre scorso, la volante notava in zona sospetta la presenza di un autocarro con a bordo alcune persone, il cui atteggiamento non convinceva gli operatori. I poliziotti, dopo aver effettuato un discreto servizio di perlustrazione ad ampio raggio nella zona interessata dalla presenza del veicolo, alle 02.30 lo intercettavano ma nonostante gli inviti a fermarsi, utilizzando gli appositi segnali sonori e luminosi, l’autista aumentava l’andatura fermando la marcia solo in un campo aperto dove si notavano scappare alcune persone. Mentre una di questi veniva raggiunta e bloccata, gli altri, approfittando dall’oscurità e dalle impervie condizioni climatiche, riuscivano a fare perdere le proprie tracce.
Dagli immediati accertamenti posti in essere, l’autocarro in questione risultava essere da ricercare in quanto denunciato rubato circa 20 giorni addietro dal titolare di uno stabilimento per la lavorazione pietra di Modica ed a bordo di esso venivano rinvenute delle grosse taniche in plastica nonché altro materiale atto allo scasso, indicanti che i malviventi erano a Modica certamente per la commissione di ulteriori reati predatori. L’uomo fermato, che appena raggiunto e bloccato dai poliziotti usava violenza verso di essi al fine di sottrarsi alla cattura, nonostante non avesse volutamente dichiarato le generalità, veniva compiutamente identificato per il pluripregiudicato vittoriese Giuseppe Giliberto, 57 anni. Lo stesso dopo le formalità di rito veniva tratto in arresto per i reati di ricettazione del mezzo in questione, nonché per violenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso e rifiuto di declinare le proprie generalità. L’arrestato veniva immediatamente messo a disposizione del Magistrato di turno ed in seguito tradotto presso la Casa Circondariale di Ragusa. Nell’udienza di convalida veniva disposto che l’uomo venisse tradotto presso la propria abitazione per rimanervi in regime di arresti domiciliari, mentre l’autocarro in questione veniva restituito all’avente diritto.