Al"Massimo" di Siracusa il teatro interpretato dai cittadini
Un coro di ragazzi, un cerchio di colori, una scia di voci tra i corridoi e sul palcoscenico del Massimo di Siracusa. Per fare teatro ci vuole una città, il teatro interpretato dai cittadini: una tre giorni di seminari e prove in vista dello spettacolo finale previsto domenica 8 gennaio.
L’Assessorato alle Politiche Culturali di Siracusa in collaborazione con l’Accademia d’Arte del Dramma Antico, la Biblioteca Comunale, Siracusa Città Educativa-Assessorato Politiche Scolastiche e Educative, ha voluto aprire le porte dell’edificio alla cittadinanza.
È bastata una richiesta di partecipazione e oltre centocinquanta siracusani, perlopiù giovani e bambini hanno avuto la possibilità di far parte di uno spettacolo in divenire coordinato da Michele Dell’Utri, Simonetta Cartia, Doriana La Fauci e Attilio Ierna insegnanti dell’Accademia. Reciteranno testi su “l’idea del teatro” di autori classici e contemporanei, da Eschilo a Shakespeare a Pirandello, scelti e adattati da Giusi Norcia.
“Il teatro torna nella disponibilità dei cittadini, afferma l’Assessore Francesco Italia, e saranno i cittadini ad animarlo e a farlo vivere. Per questo ho fortemente voluto inserire all’interno del nostro programma il teatro partecipato: dal punto di vista educativo rappresenta uno degli strumenti più adatti alla costruzione del vivere civile, al rispetto delle regole, degli altri e delle diversità. Non a caso verrà messo in scena giorno 19 e 20 lo spettacolo della associazione Neon che porterà a Siracusa “Ciatu” con sul palco attori normodotati e disabili. È sul palcoscenico che si annullano tutte le differenze”.
“Con l’apertura del teatro comunale si è attivato il “Teatro per tutti”; abbiamo ricevuto nei giorni scorsi più di centocinquanta adesioni al progetto che prevede il coinvolgimento anche dei ragazzi dei centri di accoglienza, spiega Rossana Geraci di Siracusa Città Educativa, sezione dell’Assessorato alle Politiche Scolastiche ed Educative guidato da Valeria Troia, anche lei presente all’iniziativa.
Anima trascinatrice i docenti dell’Accademia del Dramma Antico: “ Il teatro incontra la città vuole essere un incontro, afferma Michele Dell’Utri, tra il chi fa teatro per professione e i cittadini, tentando di costruire un percorso di formazione sul linguaggio teatrale, la letteratura di genere e sulla funzione che può avere il teatro all’interno della città. Tre giorni di laboratorio ognuno facendone parte nel modo che preferisce, recitando, aiutando dietro le quinte, proponendo propri testi la cui sintesi sarà lo spettacolo finale di domenica otto alle 18.30 in questo teatro”.
Appuntamento domenica per lo spettacolo conclusivo.
Anita Crispino